ALDIGHIERI, Alberto (Albertus Adegerius, de Adegherils)
Figlio del giudice Aldigero, fu egli stesso giudice e avvocato, ma ricoperse anche numerosi incarichi politici. Le testimonianze sulla sua attività sono numerose, dal 1164 al 1194. Nel 1164 è tra gli ambasciatori di Ferrara inviati presso Federico I e nello stesso anno figura tra gli "iudices" della corte imperiale. Assieme al padre compare in un atto del monastero di Nonantola (1170) e due anni dopo (il 9 genn. 1172) è tra i testimoni della concessione fatta dall'abate nonantolano Alberto al vescovo cli Ferrara, del godimento, per la durata di sessanta anni, di Ostiglia e di alt!ri luoghi. È ancora a Nonantola nel 1173.
Per questi fatti, come da altri indizi, il Tiraboschi ha suggerito una origine da Nonantola, e non da Ferrara, degli Aldighieri; ma non è stato possibile accertare definitivamente tale supposizione.
Rappresenta Ferrara, nel 1179, in una vertenza con Modena intorno a questioni doganali. Dal 1185 figura ancora come "iudex curie"; come tale il 15 febbr. 1186 è tra i giudici in una causa tra il monastero di San Felice in Pavia e il conte Umberto di Biandrate e nel giugno appare in due documenti emessi a Cremona. È poi console a Ferrara (1188) e, poco dopo, podestà a Modena, nel 1191 e nel 1192; in questo tempo furono costruite a Modena le porte di San Pietro e di Baggiovara, venne consegnato un terreno all'abate del monastero di San Pietro e regolata una questione di acque con il massaro del duomo; sono questi gli episodi testimoniati del suo governo. Nel marzo 1193 è di nuovo a Ferrara; l'ultima testimonianza relativa all'A. è del 1194, e nel 1198 troviamo un patto tra Ferrara e Modena, in cui risulta suo figlio Pietro "quondam Alberti Adegerii". Dei tre figli, Mainardino fu vescovo di Imola (morto dopo il 1250), autore di una perduta Vita Federici II imperatoris. L'A. abitava in Ferrara nella parrocchia di Santa Croce; nella chiesa di Santa Maria Nuova era il sepolcro degli Aldighieri (secondo il Guarini). Anche alla famiglia dell'A. si è voluto attribuire l'appartenenza di Aldighiera, moglie dell'avo di Dante Cacciaguida (cfr. N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante, I, Milano 1931, pp. 59-60).
Fonti e Bibl.: J. F. Böhmer, Acta imperii selecta, Innsbruck 1870, pp.146, 605; Codex Astensu..., a cura di Q. Sella, I, Romae 1880, pp. 901, 905; G. da Bazzano, Chronicon Mutinense, a cura di T. Casini, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XV, 4, pp. 3, 4; M.A. Guarini, Compendio historico dell'origine... di Ferrara, Ferrara 1621, p. 71; L.A. Muratori, Delle antichità estensi, I, Modena 1717, p. 353; Id., Antiquitates Italicae Medii Aevi, I, Mediolani 1738, coll. 325-326; II, Mediolani 1739, coll. 34, 891; IV, Mediolani 1741, coll. 257-258; V, Mediolani 1741, col. 88; G. Tiraboschi, Storia... di Nonantola, II, Modena 1785, pp. 295, 299; Id., Memorie storiche modenesi, II, Modena 1793, pp. 13-14; A. Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, II, Ferrara 1848, 2 ediz., p. 254; L.N. Cittadella, La famiglia degli Allighieri in Ferrara, Ferrara 1865, passim; F. Pasini-Frassoni, Le famiglie medioevali ferraresi, in Giorn. araldico-genealogico, n.s., VI (1898), pp. 224-225; A. G. Spinelli, Gli Aldighieri danteschi del Modenese, in Mem. R. Acc. di Scienze, Lettere ed Arti in Modena, s. 3, IV (1902), pp. 193-194, 196; R.C. Carreri, Memorie storiche dei diritti delle giurisdizioni dell'abbazia di San Pietro in Modena, in Atti e Mem. d. R. Deput. di storia patria per le prov. modenesi, s. 5, Il (1903), p. 170; G. Bertoni-E.P. Vicini, Sulla iscrizione del Palazzo Vecchio del Comune di Modena, ibid., s. 5, IV (1904), pp. 7-8; G. Bertoni, La porta di San Pietro, ibid., s. 5, VII (1913), pp. 3, 5-7 (anche in Poeti e poesie del Medio Evo e del Rinascimento, Modena 1922, pp. 49, 52-53); E.P. Vicini, I podestà di Modena, I, Roma 1913, pp. 38-40.