ALESSIO, Alberto
Nato a Schio (Vicenza) il 19 nov. 1872, entrò nel 1895 nella marina militare; laureatosi nel 1902 in matematica presso l'università di Genova, nel 1909 divenne insegnante di astronomia e geodesia presso il R. Istituto idrografico, del quale era stato ufficiale idrografo nel 1900-1902 e fu poi di-rettore dal 1922 al 1924. Durante la guerra italo-turca del 1911-12 e la prima guerra mondiale ebbe il comando di siluranti, ottenendo una medaglia di bronzo. Dal 1921 al 1922 capitano di vascello, fu incaricato dell'insegnamento della geodesia teorica presso l'università di Torino. Dal 1922 al 1924 fu, prima, nell'America Meridionale al comando della nave "S. Marco", poi, in Estremo Oriente, al comando della "S. Giorgio". Negli anni 1925-26 ebbe il comando della nave "Libia", e fu poi comandante superiore navale italiano in Estremo Oriente. Ispettore tecnico della marina mercantile (1928-1929 e 1931), fu promosso ammiraglio di divisione nel 1928, e, ormai nella riserva dal 1932, ammiraglio di squadra nel 1935.Morì a Crespano del Grappa il 12 settembre 1944.
L'A., iniziatosi all'astronomia e alla geodesia sotto la guida di G. Lorenzoni, fu studioso di notevole rilievo. Dal 1898 al 1899 partecipò agli importanti lavori idrografici compiuti dalla "Staffetta" lungo le coste orientali dell'Africa. Nel 1903 si occupò di osservazioni connesse alla spedizione polare del duca degli Abruzzi (i risultati in: Osservazioni astronomiche e di maree della spedizione polare del duca degli Abruzzi,Milano 1903). Nel 1905-06 partecipò alla campagna di circumnavigazione del globo della nave "Calabria", eseguendo importanti determinazioni di gravità relativa e di magnetismo terrestre (vedine l'esposizione nel vol. VI [1909] degli Annali idrografici).Fu poi comandante in seconda della spedizione scientifica italiana De Filippi all'Himalaya, Caracorum e Turchestan cinese (1913-14). Effettuò allora osservazioni e calcoli di un notevole complesso di lavori di astronomia geodetica, di geodesia operativa, di gravità e di magnetismo, conseguendo ottimi risultati per la conoscenza delle regioni attraversate. Alcuni di questi risultati sono stati confermati dai rilievi geofisici compiuti durante la spedizione Desio sul K2 (1954-55). Sono da ricordare le misure di basi e di triangolazioni per il rilievo del ghiacciaio Rium (Caracorum) e della regione Skardu (Baltistan), con le conseguenti determinazioni della deviazione della verticale. I risultati della spedizione furono esposti in Operazioni astronomiche, geodetiche e topografiche eseguite da A. Alessio e O. Abetti nell'Asia centrale (Bologna 1925).
Conoscitore profondo dei problemi dell'astronomia nautica, l'A. trasportò i principi scientifici di questa disciplina nel campo geodetico. Per un intero decennio (1903-12) si occupò in modo particolare dello studio degli strumenti pendolari per la misura della gravità, effettuando contemporaneamente importanti ed accurate misure, quali i collegamenti gravimetrici internazionali La Plata - Padova (1906), Padova - Potsdam (1907-08-09). Dallo studio di quei delicati problemi trasse importanti norme per la effettiva determinazione della gravità e intelligenti considerazioni sull'applicazione e interpretazione della teoria dell'isostasi. L'A. portò inoltre notevoli contributi nel campo della navigazione astronomica: da segnalare i metodi, le tavole, i diagrammi altazimutali, che portano il suo nome, le carte speciali e i piani celesti per la navigazione astronomica per qualunque latitudine. L'A. fu socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Gli studi dell'A, sono inseriti in vari volumi della Rivista marittima,nelle Memorie della Società astronomica italiana e negli Annali idrografici.L'elenco completo di tutte le memorie dell'A, si trova nella Bibliografia geodetica edita dalla Commissione geodetica italiana nel 1921. Qui si ricordano ancora: Principi fondamentali della nuova astronomia nautica,in Annali Idrografici,VII (1910), pp. 179-299; Osservazioni gravimetriche dal 1903 a 1911, ibid.,VIII (1911-12), pp. 1-151; Determinazioni di magnetismo terrestre dal 1905 al 1906, ibid,VIII (1911-12) pp. 153-218.
Fonti: Docc. presso l'Arch. dell'Accademia dei Lincei.