ALFIERI, Alberto
Nato ad Albano, presso Vercelli, nella seconda metà del sec. XIV, emigrò in epoca imprecisata a Genova, ove prese la cittadinanza genovese e visse sino ai primi anni del sec. XV. Quindi si trasferì a Caffa nel Mar Nero, ove insegnò grammatica. A Caffa, intorno al 1421, scrisse l'Ogdoas,opera in prosa latina, divisa in otto capitoli e in altrettante giornate (di qui il titolo) e piena di reminiscenze classiche.
In essa l'A. immagina che Gabriele Visconti, salito al cielo dopo la morte, narri agli altri Visconti, Gian Galeazzo, Caterina, Bernabò, a sua madre Agnese e ad Antoniotto Adorno, già doge di Genova, gli avvenimenti d'Italia e in particolar modo di Genova.
L'interesse storico dell'Ogdoas,ricca d'altra parte di noiosi squarci moralistici e di racconti favolosi, è dovuto al fatto che di buona parte degli avvenimenti descritti l'A. fu testimone oculare; particolarmente preziosa appare inoltre un'accurata descrizione di Caffa e del suo territorio. Dal punto di vista letterario l'opera, corretta e scorrevole, dimostra la notevole cultura classica dell'autore.
Questi si manifesta in essa assai favorevole ai Visconti e all'Adorno, cui pare fosse personalmente legato, come fa pensare il fatto che egli dedicò l'opera ad un Giacomo Adorno (forse il figlio di Giorgio, doge nel 1413). L'Ogdoas fu edita per la prima volta da A. Ceruti nel 1885.
Bibl.:A. Ceruti, L'Ogdoas di Alberto Alfieri. Episodi di storia genovese nei primordi del sec. XV,in Atti d. Società ligure di storia patria,XVII (1885), pp. 253-320;V. Vitale, Breviario della storia di Genova,I, Genova 1955, p. 193, 197, 198.