Diplomatico e uomo politico (Chambéry 1835 - Torino 1904), optò per la nazionalità italiana al momento dell'annessione della Savoia alla Francia; educato alla scuola del Cavour, fu nel 1864, agli Esteri, capo di gabinetto di La Marmora; nel 1870, quale ministro plenipotenziario, fu addetto al quartiere generale del gen. Cadorna. Salvo il triennio 1881-83, in cui fu segretario generale agli Esteri, il B. dal 1870 al 1891 resse varie legazioni all'estero, fra cui quella di Madrid, e nel 1886 raggiunse il grado di ambasciatore (Costantinopoli). Nominato senatore il 21 nov. 1892, nel 1893 entrò come ministro degli Esteri nel gabinetto Crispi (fino al marzo 1896), e, benché amico del Crispi, non ne condivise l'entusiasmo coloniale; conservatore per temperamento, fu convinto triplicista; mente equilibrata, fu apprezzato e stimato anche dai governi esteri, che affidarono al suo arbitrato la risoluzione di spinose controversie.