CAMETTI, Alberto
Nacque a Roma il 5 maggio 1871, da Giuseppe e da Adele Giordani. Allievo del liceo musicale di S. Cecilia, dove aveva studiato organo con Filippo Capocci e pianoforte con Andrea Morucci, ebbe successivamente come maestri di composizione Gaetano Capocci e Stanislao Falchi. Diplomatosi nel 1895, fu organista e maestro di cappella in varie chiese romane, prima tra tutte S. Luigi de' Francesi, che diresse per alcuni anni, e S. Maria in Vallicella, dove nel 1898 istituì anche una "schola cantorum".
Sostenitore del movimento ceciliano, si adoperò attivamente per il rinnovamento della musica sacra pubblicando vari articoli sia sulla Gazzetta musicale di Milano (1895, n. 23) sia sul Bollettino musicale romano, che aveva acquistato e diretto dal 1899 e poi fuso nel 1900 con il periodico Santa Cecilia, ove sostenne la necessità di procedere a una "epurazione delle religiose melodie" (I [1899], fasc. 8). Nel 1905 Pio X lo nominò membro della Commissione pontificia di arte musicale sacra, di cui divenne in seguito vice segretario. Fu anche membro della Società gregoriana e bibliotecario per vari anni dell'Accademia filarmonica romana, di cui redasse la storia nel 1924, assumendone poi la direzione artistica (1925-1927). Particolarmente intensa fu l'attività svolta presso l'Accademia di S. Cecilia, di cui, oltre che accademico, fu segretario della presidenza dell'Assemblea generale (1898-1913), consigliere (1901-1903) e dal 1920 censore del Consiglio direttivo. Fu poi nominato accademico dell'Arcadia, membro della Società internazionale di musicologia, consigliere dell'Associazione dei musicologi italiani e corrispondente dell'Istituto musicale di Firenze; queste e altre cariche furono il giusto riconoscimento dovuto non soltanto alla preziosa opera da lui svolta come attento ricercatore e studioso della musica del passato, ma anche alla sua attività artistica e letteraria. Fu infatti direttore d'orchestra e apprezzato solista di organo e pianoforte e dal 1919 al 1920 compì una tournée negliStati Uniti e in Canada con il Quartetto vocale romano della cappella Sistina. Attivo pubblicista, fu corrispondente della Cronaca musicale di Pesaro (1896-1904), della Gazzetta musicale di Milano (1897-1902), della SantaCecilia di Torino (1900-1902) e suoi saggi e articoli apparvero numerosi, oltre che nell'Annuario dell'Accademia di S. Cecilia, in riviste e periodici musicali italiani e stranieri. Della sua attività di compositore restano pezzi da camera, brani per organo e per pianoforte, liriche, ma soprattutto composizioni di genere sacro, di cui si ricordano in particolare una Messa Pro Defunctis per4 voci soliste (1902), Laudate Pueri per 4 voci soliste e coro (1904), motetti, litanie, offertori, messe e vari pezzi vocali, in gran parte conservati manoscritti.
Tuttavia mentre la sua produzione musicale, peraltro marginale e quantitativamente modesta, venne presto dimenticata, il campo in cui poté manifestarsi appieno la sua preziosa attività di studioso attento e scrupoloso fu quello della storiografia, musicale. La sua opera di ricerca, rivolta soprattutto alla conoscenza della vita musicale romana, testimonia infatti della sua lunga laboriosa attività svolta in questo campo ed è tuttora fonte di preziose notizie per gli studiosi di questo importante centro di cultura musicale.
Le sue ricerche d'archivio, sempre condotte con estremo rigore scientifico e serietà d'informazione, gli consentirono di fornire un quadro completo della vita teatrale a Roma nel secolo XIX, illustrato in una serie di conferenze pubblicate tra il 1916 e il 1934 negli Annuari dell'Accademia di S. Cecilia sotto il titolo La musica teatrale a Roma cento anni fa. Altrettanto prezioso per ampiezza di documentazione ricco di notizie inedite è Il teatro di Tordinona poi di Apollo (Tivoli 1918), opera in cui oltre ad illustrare i rapporti intercorsi tra Stradella, Pasquini e altri celebri compositori dell'epoca, fornì una cronologia completa e particolareggiata di quel teatro. Fondamentale nella storia degli studi palestriniani è inoltre il suo Palestrina (Milano 1925), un lavoro sulla vita e l'opera del grande polifonista romano, cui dedicò oltre venti anni della sua attività di ricerca.
Inoltre si ricordano, per ampiezza di particolari e ricchezza di notizie inedite raccolte attraverso un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca, numerosi saggi, tra i quali emergono i seguenti: Cenni biografici di Giovanni Pierluigi da Palestrina compilati nell'occasione del terzo centenario della sua morte (Milano 1895) e Un nuovo testamento sulle origini di G. P. L. da Palestrina. Il testamento di Jacobella Pierluigi, 1527, in Rivista musicale italiana, X (1903), pp. 517 ss. Dei numerosi saggi dedicati alla vita musicale romana si ricordano inoltre: Un poeta melodrammatico romano. Appunti e notizie... sopra Jacopo Ferretti.. (con lettere inedite di Rossini e Verdi), Milano 1897, Bellini a Roma (Roma 1900); Mozart a Roma (ibid. 1907); Donizetti a Roma, con lettere e documenti inediti (Torino 1907); I soci della congregazione di S. Cecilia dal 1746al 1760. Le Cappelle musicali di Roma nel 1746 (Roma 1918); L'Accademia filarmonica romana dal 1821al 1860 (ibid. 1924).
Tra gli articoli apparsi in riviste: Alcuni documenti inediti sulla vita di Luigi Rossi, in Sammelbände der Internationalen Musikgesellschaft, XIV (1912), pp. 1-26; Una lettera inedita di Verdi. Verdi e G. G. Belli, in Musica (Roma), V (1911), 4, p. 1; Musicisti del Settecento in Roma. P. Crispi, in Musica d'oggi, II(1920), pp. 227 ss., 267 ss.; Primo contr. per una biogr. di G. Carissimi, in Riv. musicale ital., XXIV (1917), pp. 379-417; Musicisti celebri del Seicento in Roma, M. A. Pasqualini..., in Musica d'oggi, III (1921), pp. 69-71; Leonardo da Vinci e i suoi drammi in musica al Teatro delle Dame, ibid., VI (1924), pp. 297-299; Carlo Sigismondo Capeci, Alessandro e Domenico Scarlatti e la regina di Polonia in Roma, ibid., XIII (1931), pp. 55-64. In quotidiani e periodici vari: Sulla storia della poesia melodramm. romana. Confer. ined. di J. Ferretti, in La Cronaca musicale, I (1896), n. 6-7, I Melodrammi biblici all'ospizio di S. Michele in Roma..., in Boll. musicale romano, I (1899), 5, pp. 53-56; Cristina di Svezia, l'arte musicale e gli spett. teatrali in Roma, in Nuova Antol., 16 ott. 1911, pp. 641 ss.; Teatro e musica nell'Ottoc. romano, in Capitolium, VIII (1932), pp. 85 ss. Contribuì inoltre all'Encyclop. de la musique et Dict. du Conservatoire del Lavignac con il saggio Les Rossiniens d'Italie e all'Encicl. Italiana con la voce Palestrina e la parte relativa ai teatri nella voce Roma.
Morì a Roma il 1º giugno 1935.
Bibl.: R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Accademia di Santa Cecilia, Roma 1970, ad Indicem;C. Schmidl, Diz. Univ. dei Musicisti, I, pp. 280 s.; E. Zanetti, A. C., in Enc. d. Spett., II, coll. 1575 s.; Id., A. C., in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, II, pp. 724 s.; La Musica, Diz., I, Torino 1968, p. 332; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 375.