CASAGRANDE, Alberto
Nacque a Torcegno (Trento) in una modesta famiglia, da Pietro e da Domenica Lanzi, il 2 nov. 1841. Compì privatamente gli studi primari a Borgo Valsugana, poi frequentò il ginnasio superiore statale di Rovereto e si iscrisse alla facoltà filosofica all'università di Vienna, dove ebbe a maestri H. Bonitz e J. Vahlen. Ottenuta l'abilitazione all'insegnamento, fu nominato professore di lettere nel ginnasio superiore comunale di Trieste (1867-68), quindi nel gimasio superiore statale di Capodistria, nel quale insegnò fino al '91. Nel settembre di quest'anno ottenne la direzione del ginnasio superiore statale di Rovereto che tenne fino al collocamento a riposo, avvenuto per sua domanda il 29 ag. 1899, quando gli venne conferito il titolo di consigliere scolastico. Nel '92 era stato iscritto all'Accademia degli Agiati di Rovereto; alla fine del '99 prese stabile dimora a Trieste, dove aveva contratto matrimonio con Luigia Cambiagio e dove contava molti amici.
Egli coltivò con predilezione e competenza filologica gli studi classici greco-latini . Dopo aver pubblicato un saggio critico su Catullo e il suo tempo (Alessandrini ed Atticisti dell'epoca di Cicerone), attento soprattutto ai problemi di stile (nel Programma del ginn. com. sup. di Trieste, V [1867-68], pp. 5-28), e pochi versi giovanili (Primo Amore, Trieste 1868; La Beneficenza, Venezia 1874), collaborò con articoli letterari a giornali triestini e trentini. Veniva intanto preparando una completa collana di grammatiche greche e 5 latine per i ginnasi italiani, seguendo il metodo della scuola germanica (Grimm, Bopp, Curtius, Hartel e i neogrammatici) e proponendosi di sostituire con manuali nuovi e chiari le vecchie traduzioni più o meno riuscite di manuali tedeschi. Fra il 1877 e il 1881 pubblicò presso il Loescher di Torino una raccolta di esercizi di traduzione dall'italiano e dal latino in greco, due compendi di esercizi greci, gli Elementi di sintassi greca. Qualche anno dopo, presso il Paravia, diede alle stampe una grammatica e una sintassi latina, in cui seguiva il metodo di F. Schultz, alcune raccolte di esercizi latini, elementi di prosodia e metrica latina (1885-88). Nell'88 comparve pure la sua fortunata grammatica della lingua greca. Quindi, a complemento di questi testi scolastici, egli pubblicò a Vienna una scelta commentata delle poesie di Ovidio, e ancora presso il Paravia di Torino un Saggio di sinonimi e di neologismi latini con breve fraseologia (1890) ed un Breve trattato del dialetto di Omero e di Erodoto (1891). Curò negli anni seguenti nuove edizioni e ristampe corrette e migliorate dei suoi testi scolastici.
Il C., formatosi su sicure basi filologiche, fu insegnante stimato per la padronanza delle lingue classiche e amato dai giovani allievi per il caldo sentimento d'italianità. I suoi testi ottennero un meritato successo per la precisione dell'esposizione e l'aderenza alle più recenti acquisizioni della linguistica, anche se necessariamente, per la scuola, egli dovette operare qualche semplificazione. Maggiore validità, anche per l'avanzamento raggiunto dagli studi scientifici in questo campo, conservano i lavori di greco. Nel 1900 la sua raccolta di esercizi greci era già giunta alla sesta edizione, gli altri manuali erano alla seconda o alla terza edizione e ancora nel 1914 i suoi esercizi di sintassi latina toccavano la decima edizione. I libri del C. erano adottati in molte scuole private e pubbliche italiane e nelle scuole di lingua italiana del Trentino, della Venezia Giulia e della Dalmazia.
Il C. morì a Trieste, dove aveva incominciato la sua carriera, quando da poco era iniziata la guerra italo-austriaca, il 16 giugno 1915.
Fonti e Bibl.: A. De Gubernatis, Dizionario biogr. degli scrittori contemporanei, Firenze 1879, p. 262; F. Ambrosi, Scrittori ed artisti trentini, Trento 1894, pp. 318 s.; S. Battelli, A. C., in Mem. dell'I. R. Acc. di scienze, lettere ed arti degli Agiati in Rovereto, Rovereto 1901, p. 829; G. Quarantotto, Gl'Istituti medi giuliani nella storia dell'idea e della cultura nazion., in Annali dell'istruzione media, VII, 1, Roma, 25 febbr. 1931, p. 91; [E. Codignola], Pedagogisti ed educatori, Milano 1939, p. 125; P. Tremoli, Intorno alla cultura classica nella Trieste dell'800, in Scritti in onore di C. De Franceschi, Trieste 1951, pp. 90 s., 115 s.