ALBERTO d'Aquisgrana (Albert d'A1x)
Si sa poco di lui. In un codice del suo Liber Christianae expeditionis pro ereptione, emendatione, restitutione sanctae Hierosolymitanae ecclesiae, è detto canonicus et custos Aquensis ecclesiae; fu perciò identificato con un canonico di Aquisgrana (Aix-la-Chapelle), morto nel 1192. Poi i critici respinsero tale identificazione, e ora si crede che vivesse nella prima metà del sec. XII, pur ammettendo che fosse di Aquisgrana, anziché di Aix in Provenza. La sua opera storica narra gli avvenimenti della prima crociata e dei primi tempi dell'occupazione latina di Siria, fino al 1121. L'autore dichiara di non essere stato in Oriente e di raccontare secondo le relazioni dei testimoni oculari; ma lo scritto, che ha carattere apologetico per Goffredo di Buglione, presenta molti errori e confusioni. L'opinione più probabile è che A. abbia usato, senza critica, così racconti scritti come relazioni orali, accettando specialmente, pur senza intenzione di falsare il vero, quel che gli pareva meraviglioso. Testo, quindi, da discutere punto per punto, ma non da respingere senz'altro.
Bibl.: Kugler, Albert von Aachen, Stoccarda 1885, e Analekten zur Kritik Alberts von Aachen, Tubinga 1888; P. Meyer, prefazione all'ediz. del Liber, in Recueil des Historiens des Croisades, Hist. Occid., IV, pp. 265-713; Vercruysse, Essai critique sur la chronique d'Albert d'Aix, in Annales de la Faculté de philosophie et lettres de Bruxelles, I, Liegi 1889.