ALBERTO da Carrara (Alberto di Giovanni Pietro Maffiolo, Alberto Maffioli)
Scultore e architetto, attivo nell'Italia settentrionale. A Parma, dove gli viene attribuito il tabernacolo di marmo dell'altare maggiore del duomo, ordinato nel 1486 da Bernardino da Feltre, il 13 giugno 1488 A. (ricordato come "M° Albertus de Cararia quondam Mafeoli nunc alogiatus in civitate Parme")si obbligava a eseguire per 32 ducati il parapetto marmoreo per l'organo del battistero, con cornice e tre medaglioni (Madonna con Bambino; S. Giovanni Battista; S. Ilario), e tre leoni in marmo bianco di Carrara da collocarsi sopra l'organo.
Il 15 giugno 1489 nella certosa di Pavia veniva ceduto ad A. un locale, occupato prima dal Mantegazza; in quell'anno gli era commesso il bassorilievo sopra il lavabo dei monaci (Bacio di Giuda; Orazione nell'Orto). Due anni dopo eseguiva alcuni medaglioni sopra la porta della vecchia sagrestia.
Nel 1491 lavorava al duomo di Cremona, di cui diresse per un certo tempo i lavori della facciata, ottenendo da Lodovico il Moro l'esenzione dalle gabelle per introdurre marmi in città; nel 1493, sempre a Cremona, gli era ordinato il portale della facciata principale di palazzo Fodri. Nel 1495 era ancora a Cremona, e il ricordo nell'iscrizione alla base del cono metallico che sorregge il globo del campanile del duomo ("Alberti Carariensis Lathonij industria")farebbe ritenere che A. abbia partecipato anche a questa impresa costruttiva.
Da un documento del 10 maggio 1499 (ultima notizia), A. risulta a Genova, in procinto di recarsi in Spagna "et in diversas orbis terrarum partes".
Fonti e Bibl.: P. Merula, Santuario di Cremona,Cremona 1627, p. 145; G. Aglio, Le pitture e le sculture della città di Cremona,Cremona 1794, p. 12; G. Bertoluzzi, Nuovissima guida per osservare le pitture... nella città di Parma, Parma 1830, p. 74; M. Lopez, Il battistero di Parma,Parma 1864, pp. 46, 116; G. L. Calvi, Notizie sulle opere dei principali architetti pittori scultori che fiorirono in Milano,II, Milano 1865, p. 161; G. Campori, Memorie biografiche degli scultori architetti, pittori nativi di Carrara..., Modena 1873, pp. 153-157; L. Beltrami, La Certosa di Pavia, Milano 1895, pp. 87, 163; N. Pelicelli, Parma monumentale,Parma s. d., pp. 23, 51; F. Malaguzzi Valeri, A. Maffioli da Carrara è veramente l'autore del lavabo nella Certosa di Pavia?, in Rass. d'Arte,II (1902), pp. 13-15; C. v. F[abriczy], A. Maffioli da Carrara und sein Lavabo in der Certosa von Pavia, in Repertorium f. Kunstwissenschaft, XXV (1902), pp. 397 ss.; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VI, La scultura del Quattrocento,Milano 1908, p. 866; C. Bonetti, Il palazzo Fodri (1488-1492). Guglielmo de Bocholis. Giov. Pietro de Ro. Nicola de Porlegia. Alberto da Carrara,in Cremona, II (1930), pp. 345 ss.; Id., Il portico bramantesco della nostra Cattedrale. Alberto da Carrara. Paolo del Sacha detto Bramante. Lorenzo de' Trotti (1491-1550), ibid.,III (1931), pp. 351 ss.; S. Degani, Note sul prospetto del Duomo di Cremona, in Palladio, n. s., III (1956), pp. 110 ss.; U. Thieme F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, XXIII, p. 551(sub voce Maffioli).