DE ANGELIS, Alberto
Nacque a Roma il 4 sett. 1885 da Pietro e da Giuseppa Badessi. Giovanissimo, si dedicò alla attività giornalistica e dal 1906 al 1938 fu segretario di redazione del quotidiano romano La Tribuna e poi, dal 1939 al 1951, de IlGiornale d'Italia. Particolarmente interessato alla critica musicale, fu attivo collaboratore di periodici e riviste straniere quali il Musical Digest di New York, La Nación e la Revista de Musica di Buenos Aires, oltre che di varie riviste musicali e di interesse artistico italiane, ove pubblicò articoli e saggi con lo pseudonimo di Colline.
Promotore di varie iniziative musicali rivolte alla riscoperta e alla rivalutazione della musica italiana sia del sec. XIX sia contemporanea, alternò l'attività di corrispondente politico e articolista a quella di musicologo e, dopo essere stato critico musicale del giornale Il Tirso di Roma durante gli anni 1914-15, dal 1918 iniziò a pubblicare una rassegna musicale mensile sulla rivista Noie il mondo, sempre di Roma. Di particolare interesse culturale fu la pubblicazione, da lui stesso ideata nel 1919 per conto della casa editrice romana Ausonia, di una collana di biografie aneddotico-critiche di autori minori italiani e di compositori dimenticati e degni di essere presentati nella complessità della loro personalità artistica; questa iniziativa, alla quale aderirono i più autorevoli musicologi italiani, favorì la riscoperta e una più ampia rivalutazione di figure del mondo musicale italiano dell'ultimo Ottocento e del primo Novecento.
Tra le biografie si ricordano quelle di Luigi Afancinelli (G. Orefice), Amilcare Ponchielli (G. Tebaldini), Don Lorenzo Perosi (A. Gasco), Alfredo Catalani (C. Gatti), Giovanni Sgambati (G. Barini), Giacomo Puccini (R. De Rensis), Gaetano Coronaro (E Oddone Sulli), Riccardo Zandonai (G. M. Gatti), M. E. Bossi (L. Orsini), Angelo Mariani (T. Mantovani), oltre a vari saggi sulla musica italiana dei secoli XIX e XX.
Nel 1922 il D. interruppe le sue cronache su Noi e il mondo e nel 1923, pur non trascurando l'attività giornalistica e coltivando con costante impegno i suoi interessi musicali, volle riprendere una iniziativa già intrapresa a suo tempo da G. Verga e dal Circolo artistico di Catania e diede inizio ad una campagna giornalistica sulle colonne de La Tribuna per ottenere che la casa natale di Vincenzo Bellini fosse proclamata monumento nazionale e riscattata mediante una pubblica sottoscrizione. L'iniziativa ebbe pieno successo: la casa veniva dichiarata monumento nazionale con r.d. del 29 dic. 1923 e il suo riscatto compiuto dall'amministrazione comunale di Catania il 7 marzo 1926. Incoraggiato dal successo dell'iniziativa, nel 1923 il D. collaborò con A. Cametti all'allestimento della sezione musicale nella Mostra dell'Ottocento a Roma e si adoperò, in seguito, per la creazione del Museo teatrale dell'Opera di Roma, di cui divenne direttore a partire dal 1932.
Autore di un fortunato volume ricco di notizie su compositori e personaggi del mondo musicale contemporaneo, dal titolo L'Italia musicale d'oggi - Dizionario dei musicisti che, pubblicato a Roma nel 1918, ebbe una seconda edizione ampliata nel 1922 e una terza aggiornata e arricchita di un'appendice nel 1928, iniziò prestissimo la pubblicazione di articoli di argomento musicale sulle principali riviste italiane e straniere.
Si ricordano tra gli altri: Franz Liszt a Roma, in Rivista music. ital., XVIII (1911), pp. 308-20; I musicisti italiani contemporanei: Giovanni Sgambati, ibid., XIX (1912), pp. 141-64; Filippo Guglielmi, in La Nuova Antol., 10 ag. 1912, pp. 450 ss.; Cosima Wagner, in Riv. music. ital., XX (1913), pp. 607-45; La missione dell'Orchestrale a Roma (E. Pinelli), in Harmonia (Roma), genn.-febbr. 1914; Alessandro Vessella, in The Roman Review, 4 nov. 1914; Musicisti italiani contro la musica italiana, in Aprutium, numero unico, Teramo 1918, dedicato alle armate di terra, del cielo e del mare; Ricordi musicali del marchese Monaldi, biografia introduttiva ai Ricordi che G. Monaldi, su invito del D., pubblicò a puntate sul Giornale dell'Isola letterario (Catania 1919) e poi, raccolte in volume, apparvero a Roma nel 1921pubblicate dall'Editrice Ausonia; Donne compositrici e concertiste, in Almanacco della donna italiana, Firenze 1921; Vecchia Roma musicale: i "pollaroli" e "la lega dell'ortografia", in Musica d'oggi, III (1921), pp. 269 s.; Le rappresentazioni classiche all'aperto, ibid., IV (1922), pp. 75 ss.; Giovanni Bottesini "Il Paganini del Contrabbasso", in Noi e il mondo, giugno 1922; sempre nel 1922sue corrispondenze da Salisburgo apparvero su La Tribuna: Per un teatro di Mozart (29 ag.), Una conversazione con Riccardo Strauss (2 sett.), Quattro opere di Mozart (8 sett.), Un "Mistero" di Hoffmannstbal (15 sett.); cui fecero seguito: Il capolavoro inespresso di R. Leoncavallo ?: "Tormenta", opera di soggetto sardo, in Rivista music. ital., XXX (1923), pp. 563 ss.; Nel 1500 anniversario della nascita di G. Spontini: La Vestale al Costanzi, in Noi e il mondo, 10 dic. 1923; La Regina Margherita e la musica a Roma, ibid., 10 ag. 1924; Critici musicali del secolo XIX: Il marchese d'Arcais, in Musica d'oggi, VII (1925), pp. 347-51; Cantanti italiani del sec. XIX: Erminia e Giuseppe Frezzolini, in Rivista music. ital., XXXII (1925), pp. 438 ss.; La musica argentina e l'Italia, in La Naciòn (Buenos Aires), 21 nov. 1926; Un musicista senza pace: Nicolò Paganini, in Noi e il mondo, gennaio 1927; Un collezionista originale: Evan Gorga, in La Naciòn, 29 maggio 1927; Cristoforo Colombo "ispiratore di musicisti", in Musica d'oggi, IX (1927), pp. 71-74; I 150 anni della Scala, ibid., X (1928), pp. 333-40; Stradivarius, il grande violinaro di Cremona, ibid., XI (1929), pp. 14-18; Cronistoria dei teatri musicali italiani, in Boll. bibl. musicale, luglio-settembre 1929; La Resurrezione di ... un vivo: Francesco Cilea, in La Terra e la gente, aprile 1931; Gaetano Braga, in Riv. music. ital., XXXVI (1929), pp. 282-304; L'erigendo Museo del teatro reale dell'Opera, in Musica d'oggi, XIV (1932), pp. 158-62; Liszt, Wagner e Sgambati in una raccolta di autografi, in Scenario, giugno 1932; Il critico Filippo Filippi e il wagnerismo, in Musica d'oggi, XV (1933), pp. 63-68; Lo scenografo di Verdi, ibid., pp. 311 ss.; La musica a Roma nel secolo XIX, Roma 1935; Scenografi italiani di ieri e di oggi, ibid. 1938; Ferdinando Bibiena, in Rivista ital. del teatro, 15 marzo 1942; Ricordi di Romain Rolland, in La Nuova Antologia, novembre 1949, pp. 225 ss.; Roma papale. Il teatro Alibert o delle Dame, Tivoli 1951.
Il D. morì a Roma il 2 febbr. 1965.
Studioso soprattutto dell'attività musicale a Roma nel sec. XIX, si dedicò prevalentemente al giornalismo e alla critica militante e si adoperò attivamente per la rinascita della vita musicale italiana e romana in particolare. Sensibile ai problemi riguardanti il rinnovamento della musica sacra, scrisse vari articoli in favore della restaurazione del collegio dei cantori della cappella Sistina come commento al suo studio su Mustafà e la Cappella Sistina e volle stigmatizzare l'abuso commesso da cantori che nel corso di tournées all'estero si attribuivano indebitamente il titolo di coro della cappella Sistina; a tale proposito pubblicò gli articoli: Esiste la Cappella Sistina? La crisi del direttorato Perosi (in Progresso italo americano [New York], 6 nov. 1923); Il papa ed il coro della Cappella Sistina, La sconfessione delle tournées all'estero, Verso una ricostituzione della Cappella Sistina? (in La Tribuna, 28 nov. 1923); La crisi del coro della Cappella Sistina (ibid., 14 dic. 1923) e C'è un direttore alla Sistina ? (ibid., 19 febbr. 1924).
Si interessò attivamente alla vita musicale contemporanea nel notiziario musicale da lui redatto settimanalmente su La Tribuna e in numerosi articoli e scritti di storia e critico musicale, apparsi, oltre che nelle riviste citate, su L'Illustrazione italiana, La Vita di Roma, la Gazzetta del popolo di Torino e L'Ora di Palermo; contribuì alla rinascita di valorose istituzioni cittadine come il teatro dell'Opera, per cui redasse i programmi ufficiali delle stagioni liriche dal 1928-29 al 1933 e scrisse una monografia per la Stagione lirica inaugurale. MCMXXVIII, in collaborazione con vari autori (Roma 1928). Di particolare interesse il suo accurato studio su La musica a Roma nel sec. XIX, in cui, ripercorrendo attraverso un circostanziato itinerario le principali attività musicali pubbliche e private della vita artistica cittadina, offri una preziosa fonte di notizie, un documento indispensabile per chiunque voglia conoscere un trascurato, eppur stimolante capitolo della vita musicale italiana.
Fonti e Bibl.: Recens. e notizie in Musica d'oggi, VIII (1926), p. 330; XVII (1935), p. 83; M. V. Recupito, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, p. 83; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 167 s. e App., pp. 74 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 416 s. e Supplemento, p. 242; Enc. dello Spett., IV, coll. 269 s.; La Musica, Diz., I, p. 493; Enciclopedia della Musica Rizzoli Ricordi, II,p. 252.