GIACOMETTI, Alberto
Scultore svizzero, nato a Stampa (Canton Ticino) nel 1901. Ha studiato alla Scuola di arti e mestieri di Ginevra e vissuto a Roma e a Parigi. Dal 1929 ha fatto parte del gruppo dei surrealisti.
In realtà la sua plastica rappresenta un documento rilevante di poetica surrealista inserita in una tecnica che gli astrattisti rivendicano propria, ma che, in ogni caso, presenta i suoi mezzi sintattici impegnativi di elementi del tutto eterogenei. La sua immaginazione plastica (Palazzo delle quattro ore, 1932, nel Museum of Modern Art di New York; Palazzo delle quattro ore III, Parigi) non cerca di costruire gli elementi in una sostanza di lucida e rigorosa ritmicità, ma li abbandona al flusso di una fantasia che offre qualche aspetto torbido, e li guida verso una coesione simile alla suggestione di un sogno, di un incubo, di una emozione inconscia, di un'inquietante visione: gli elementi ricercano tutti quegli effetti (di luce, di composizione, di atmosfere), che accentuino e accrescano un'immagine non verificata, rimasta nell'indistinto. Il G. è giudicato, ad ogni modo, uno degli artisti contemporanei più sinceri e più vivi.