MAGNELLI, Alberto
Pittore, nato a Firenze il 10 luglio 1888; autodidatta, non ha fatto parte di alcun movimento, anche se sentì gli influssi del cubismo e del futurismo. Nel 1915 fece a Firenze i suoi primi quadri astratti. Dopo una parentesi figurativa (1920-1930) il M., stabilitosi nel 1931 a Parigi - membro del gruppo "Abstraction-Création" - si avviò di nuovo alla pura astrazione con le "Pietre", spaccati di rocce, dove il dato naturalistico è accettato in quanto offre di per sé la possibilità di una trasfigurazione formale attuata nella qualità del colore, compatto e lapideo, tale da esaltare il valore plastico e monumentale dei blocchi, nella collocazione di questi in uno spazio irreale e pur calcolato con illusionistica precisione. Ma, infine, dal 1935 circa, M. ha perseguito con estremo rigore l'astrazione integrale, vagheggiando la purezza razionale e cristallina delle forme geometriche, e superando il pericolo di un eccessivo schematismo con invenzioni compositive che gli scaturiscono dalla sua più riposta sensibilità, ed esaltando la monumentalità della forma con colori distesi in squisita eleganza di rapporti.
Presente alla XXIV (1948), XXV (1950), XXVII (1954) e XXX (1960) Biennale di Venezia oltre che ad alcune fra le più antiche edizioni di questa esposizione, anche precedenti alla prima guerra mondiale, ha inviato sue opere alla Quadriennale di Roma nel 1931, 1935, 1947-48 (esercitando, in questa prima quadriennale del dopoguerra, grande peso sull'orientamento astrattista della giovane generazione di pittori italiani), 1955-56, 1959-60, alla Biennale di São Paulo nel 1951 e nel 1953, ecc. Le recenti personali più importanti sono state allestite a Parigi alla Galerie Drouin nel 1947, a Bruxelles al Palais des Beaux-Arts nel 1954 (retrospettiva), al Museo di Antibes nel 1957, e alla Galerie de France a Parigi nel 1960.
Bibl.: E. Somaré, Mostra personale del pittore A. M. (Milano, Gall. Pesaro), Milano 1929; J. Arp, M., Parigi 1947; C. Zervos, M., in Cahiers d'Art, 1947; J. Lassaigne, M., in Panorama des Arts, Parigi 1948; L. Degand, A. M., in Les arts plastiques, n. 5-6, 1948, pp. 235-237; Ch. Estienne, M., in Art d'aujourd'hui, n. 2, luglio-agosto 1945, pp. 13-15; G. Marchiori, Severini e M., in La Biennale di Venezia, n. 1, luglio 1950, pp. 25-26; r. l. (R. Longhi), Visita a M., in Paragone, I (1950), n. 1, pp. 57-60; A. Podestà, La XXV Biennale di Venezia. Il Padiglione italiano. Le mostre personali: Carrà, Severini, Seneghini, M., in Emporium, CXII (1950), n. 669, pp. 105-111; L. Degand, La leçon de M., in XXe Siècle, n. 1, 1951, pp. 39-44; id., M. (Ediz. del Cavallino), Venezia 1952; id., M. (presentaz. della mostra retrospettiva al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles), Bruxelles 1954; R. Bordier, Simplicité de M., in Art d'aujourd'hui, n. 1, febbr. 1954, pp. 20-21; A. Verdet, M. Peintures, collages, gouaches de 1914 à 1954 (presentazione e catalogo della mostra al Museo di Antibes), Antibes 1955; id., Thèmes de M., in XXe Siècle, n. 6, genn. 1956, pp. 47-50; G. Huguet, A. M., in Preuves, n. 64, giugno 1956, pp. 64-68; H. Vollmer, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrh.s, III, Lipsia 1956, p. 296; M. Seuphor, Collages de M., in XXe Siècle, N. S., n. 9, giugno 1957, p. 73; T. Sauvage, Pittura ital. del dopoguerra, Milano 1957, pp. 426-428, 520 e passim; G. Habasque, M., in Aujord'hui, n. 16, marzo 1958, p. 31; M. Brion, Francia e Scuola di Parigi, in L'arte dopo il 1945, Milano 1959, pp. 36-43; G. C. Argan e N. Ponente, Italia, ibidem, pp. 88-93; 113; F. Le Lionnais, M., Parigi 1960; N. Ponente, Peinture moderne - Tendences contemporaines, Ginevra 1960, pp. 22, 193-194.