TRABUCCHI, Alberto
Giurista, nato a Verona il 26 luglio 1907. Allievo di A. Ravà, si laureò in giurisprudenza all'università di Padova, dove iniziò a insegnare come assistente presso la cattedra di Filosofia del diritto. Divenuto professore, è stato alle università di Ferrara e di Venezia e dal 1962 di nuovo a Padova come docente di Diritto civile. Ha collaborato alla formulazione del parere della facoltà di Giurisprudenza di Ferrara sul progetto preliminare del 2° libro del Codice civile vigente, insieme con V. Neppi. Nel 1962 è stato inoltre nominato giudice e presidente dell'Alta Corte di giustizia della Comunità europea, e nel 1970 avvocato generale presso lo stesso organismo. Figura eminente della civilistica italiana, fondatore e direttore della Rivista di Diritto Civile e Giurisprudenza Italiana, esperto di diritto comunitario europeo, è professore emerito dell'università di Padova, socio dell'Accademia dei Lincei (corrispondente dal 1978, nazionale dal 1989) e dell'Accademia di Verona, Padova e Ferrara. All'esperienza degli studi ha affiancato l'impegno politico ricoprendo dal 1950 la carica di sindaco del comune di Illasi, in provincia di Verona. Le sue Istituzioni di diritto civile (199435), hanno rappresentato un punto di riferimento per la scienza del diritto privato italiana e per l'insegnamento universitario.
Nella sua prima fase, prevalentemente civilistica, T. si è occupato principalmente del negozio giuridico, e in particolare dei vizi della volontà (Il dolo nella teoria dei vizi del volere, 1937). Si è interessato inoltre del diritto di famiglia, come istituzione privilegiata per la realizzazione dell'individuo e la tutela dei valori umani (Il matrimonio putativo. Parte prima. Lineamenti di una teoria civilistica dell'istituto, 1936; Il matrimonio nel mondo, 1986). Notevole l'impulso e l'impegno di T. per le riforme che l'istituto familiare ha subito in Italia dagli anni Settanta, in particolare con l'ideazione del Commentario alla riforma del diritto di famiglia (1976-77), da lui anche condiretto, a cui si aggiunge il nuovo Commentario al diritto italiano della famiglia (1992-93). È, inoltre, autore di importanti contributi in materia di filiazione, di adozione, di diseredazione, e di successioni ereditarie. Tra gli scritti civilistici vanno menzionati anche i saggi sui beni e la proprietà, come La stima dei beni e criteri legali di valutazione (1953), e Il rinnovato riconoscimento legislativo del "maso chiuso" (1954). Rilevante è stata la sua esperienza di giudice presso l'Alta Corte di giustizia, rifluita in saggi come Per una visione sistematica del diritto comunitario (1967) e Un nuovo diritto (1963), nei quali T. afferma la preminenza del diritto comunitario (di matrice eminentemente giurisprudenziale), in quanto diritto operante anche negli stati membri della Comunità e prevalente in caso di conflitto tra diversi ordinamenti nazionali. A questa sua attività ha dedicato anche l'edizione dei Commentari al Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea (1965) e al Trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (1970), da lui diretti. Giurista attento alle trasformazioni in atto, e convinto della necessità che a esse venga adeguato l'ordinamento giuridico da parte sia del legislatore che dell'interprete, T. ha mostrato sempre scetticismo per la decodificazione e la creazione di microsistemi di norme che sottraggono materie e rapporti alla disciplina del codice, per lui ancora in grado, nelle sue strutture essenziali, di soddisfare le nuove esigenze della società e del diritto.
Tra le sue altre opere, ricordiamo: Il rispetto del testo nell'interpretazione degli atti di ultima volontà, in Scritti giuridici in onore di Francesco Carnelutti, iii: Diritto privato (1950, pp. 689-709); Uxor facit domicilium (Note sul concetto di domicilio coniugale), in Studi in onore di Antonio Cicu, ii (1951, pp. 625-42); Filiazione legittima e illegittima, in Studi legislativi sulla filiazione (1952, pp. 119-30); Codice delle comunità europee (1962); Quid iuris? Casi proposti alle lezioni di diritto civile negli anni 1942-1977 (1977); Cinquant'anni nell'esperienza giuridica, a cura di G. Cian e R. Pescara (1988); Commentario breve al codice civile, a cura di G. Cian (19924).