ALBERTO
Architetto e ingegnere della Comunità di Bologna, citato assai spesso, fra il 1250 e il 1261 circa, dagli Statuti. Si occupò di lavori di selciatura e costruzione di strade, della sistemazione di vari corsi d'acqua, di apertura di canali, ecc.; costruì, nel 1252, la torre del palazzo del Podestà e nel 1261 un'altra torre-porta fra Saragozza e la valle d'Aposa, con soddisfazione della Comunità, che lo esonerò dal giuramento nel dare ragione delle somme ricevute. È ricordato come Albertus de laborerio Sancti Petri o, addirittura, come Albertus de Sancto Petro;infatti per il Capitolo di S. Pietro costruì, secondo gli schemi romanico-lombardi, il campanile quadrato della cattedrale bolognese, chiudendovi all'interno la preesistente torre cilindrica. Lavorò inoltre alla miglior sistemazione della chiesa e nel 1250 gli fu affidato lo spostamento e rifacimento del battistero di S. Giovanni, del quale ora non resta traccia. A quest'ultimo lavoro attese, secondo il Supino, fino allo scorcio del sec. XIII, quando prese il suo posto Enrico da Como. Forse è lo stesso Alberto che lavorava a S. Pietro nel 1285, citato dallo Zani (Encicl. metodica... delle Belle Arti,II, 1, Parma 1819, p. 19) e da G. Guidicini (Cose notabili della città di Bologna,IV, Bologna 1869, p. 162).
Bibl.: L. Frati, Statuti di Bologna dal 1245 al 1267,in Monumenti ist. pert. alle prov. di Romagna,Bologna 1877, III e Indice;G.Zucchini, Guida di Bologna,Bologna 1930, p. 156; I. B. Supino, L'arte nelle chiese di Bologna, Bologna 1932, pp. 135-137; G. Rivani, L'antica torre cilindrica della cattedrale di S. Pietro,in Bologna,XXIII (1936), nn. 11-12, pp. 37-40; A. Raule, Architettura bolognese,Bologna 1952, p. 28.