Figlia (Roma 1473 - ivi 1533) del patrizio Stefano e di Lucrezia Tebaldi. Rimasta vedova (1506) si prodigò nell'assistenza dei poveri, in particolare durante il sacco di Roma (1527); il suo sepolcro, nella chiesa di S. Francesco a Ripa, in Roma, è opera di G. L. Bernini. Il culto fu ratificato da Clemente X nel 1671.