Famiglia fiorentina di cui si ha notizia dalla fine del sec. 12º con un Albizo di Piero, proveniente da Arezzo. La famiglia s'arricchì con l'arte della lana. Fu di parte guelfa e, avvenuta la scissione nel 1300, della fazione dei Neri. Il primo degli A. a ricoprire cariche pubbliche fu Antonio (m. Firenze 1348), priore nel 1325 e 1326, gonfaloniere di giustizia nel 1339, più volte ambasciatore; sotto la sua guida la famiglia ebbe parte eminente nella cacciata del duca di Atene (1343); poi cercò con espedienti demagogici di accattivarsi il favore popolare, in gara con la famiglia dei Ricci. Dopo una tirannide quasi trentennale, con lo scoppiare del tumulto dei Ciompi (1378), gli Albizzi furono banditi e il loro capo, Piero, giustiziato (1379). Ricostituitosi nel 1382 un governo oligarchico, dominarono ancora nella città, prima con Maso (Firenze 1343 - ivi 1417), nipote di Piero, che, gonfaloniere di giustizia, nel 1392, bandì gli avversarî; poi con il figlio di lui Rinaldo (v.), con il quale finì la potenza politica della famiglia, da tempo insidiata dai Medici.