Figlio (m. Verona 572) di Audoino, salì al trono tra il 560 e il 565. Nel 568 guidò in Italia il suo popolo, abbandonando la Pannonia, dopo aver vinto, con l'aiuto degli Avari, i Gepidi, del cui re Cunimondo sposò la figlia Rosmunda. Attraversata la Venezia Giulia, dopo aver affidato le terre conquistate al nipote Gisulfo, primo duca del Friuli, continuò nella sua avanzata; nell'autunno del 569 s'impadronì di Milano, dove fu proclamato dai suoi re d'Italia (dominus Italiae), mentre Pavia poté resistergli fino al 571. Fu assassinato da una congiura di palazzo, che faceva capo a Rosmunda, ad alcuni Gepidi rimasti con lei e, forse, al prefetto di Ravenna, Longino.