Scrittore tedesco (Langenbeutingen, Heilbronn, 1908 - Stoccarda 2000). Discendente da una famiglia di ecclesiastici ed egli stesso pastore evangelico, legato alla tradizione della poesia sveva, predilesse, nella poesia come nella narrativa e nella saggistica, la forma breve in cui affrontò le tematiche più attuali facendosi fautore di un umanesimo cristiano. Si ricordano tra le sue raccolte liriche: Der Hirte (1934), Heimat ist gut (1935), Der Nachbar (1940), Lichtschatten du (1978); tra le opere narrative: Unruhige Nacht (1950), Das Brandopfer (1954; trad. it. 1990), Das Löffelchen (1965; trad. it. 1971), Tagwerk. Prosa und Verse (1976), Mit Mörike und Mozart. Studien aus fünfzig Jahren (1991), Das Erstaunen. Begegnung mit dem Wunderbaren(1998); tra i lavori teatrali: Die Hirtin (1934) e Das Sankt Galler Spiel von der Kindheit Jesu (1959). Numerose, e tutte coerentemente ispirate, le opere saggistiche.