RITSCHL, Albrecht
Teologo protestante, nato a Berlino il 25 marzo 1822, morto a Gottinga il 20 marzo 1889. Da principio fu sotto l'influenza di Hegel e della hegeliana scuola di Tubinga fondata da F. C. Baur; subì poi più profondamente quella di Kant e di Schleiermacher le idee fondamentali del quale si ritrovano nel suo sistema teologico. Nel 1859 divenne professore a Bonn, donde passò a Gottinga nel 1864. Solo dopo 30 anni di assidua attività si creò attorno a lui una scuola "ritschliana", ugualmente bersagliata dai protestanti ortodossi come troppo audace e dai Critici indipendenti come ancora troppo conservatrice. Da questa scuola sono usciti illustri storici e teologi del protestantesimo, primo fra tutti A. von Harnack; e due riviste, la Theologische Literaturzeitung e la Zeitschrift für Theologie und Kirche ne riproducono il pensiero, ch'è quello della teologia liberale tedesca.
Da Kant il R. prese l'idea che la mente unana non può avere la conoscenza scientifica di Dio, e ne concluse che la religione non riposa su un fondamento intellettuale, ma pratico-morale: quelli che sono normativi per l'uomo sono i giudizî di valore delle cose (Werturteile) rispetto a noi e non quelli di esistenza (Seinurteile) rispetto a sé stesse. Da Schleiermacher accettò la separazione assoluta della filosofia dalla religione e il fondamento di quest'ultima sul sentimento: però contro Schleiermacher volle che l'elemento emozionale non prescindesse dal fattore intellettuale, perché qualsiasi religione è un'interpretazione dell'universo e del luogo che lo spirito individuale vi mantiene, contro le limitazioni della natura e della società, sotto il governo di Dio. Nei riguardi poi del cristianesimo egli volle che i fondamenti di questo fossero garantiti dall'esame dei fattori biblico e storico: sicché a lui si fa risalire l'applicazione del metodo storico-critico alle discipline religiose.
Il cristianesimo è per R. la religione ideale perché il suo fondatore Gesù Cristo, mediante le due idee di redenzione e di regno di Dio, che sono come i due fuochi dell'ellisse cristiana, ha reso possibile sia il riscatto morale dell'individuo sia l'organizzazione morale di tutta l'umanità. Il R. non ammette la colpa originale ed attribuisce all'ignoranza i peccati degl'individui, peccati remissibili - grazie a Cristo che è la nostra giustificazione presso il Padre - fino a che non siano in opposizione positiva contro il regno di Dio, contro quella "comunità dello Spirito" che è la più alta visione sociale che una religione abbia mai potuto offrire. In questa visione unitiva, sociale, che esalta il dato più specificamente cristiano, consiste il merito religioso maggiore della teologia del R.
Il ritschlianismo integrale non è durato a lungo in Germania, ma certi indirizzi fissati dal R. hanno avuto un influsso durevole: egli ha spezzato l'equivoco hegeliano della religione come fatto intellettuale e della sua subordinazione alla filosofia; ha dimostrato, contro il protestantesimo ortodosso, il valore non soltanto speculativo, ma pratico e sociale del cristianesimo; ha fondato lo studio della teologia sulla storia anziché sulla sola metafisica, come avveniva nelle scuole protestanti tedesche del suo tempo.
Opere: Das Evangelium Marcions und das kan. Evangelium des Lukas, Tubinga 1846; Die Entstehung der altkatholischen Kirche, Bonn 1850, con le quali si distacca da Baur; Rechtfertigung und Versöhnung, Bonn 1870-1874, voll. 3, che costituisce la sua opera fondamentale; Unterricht in der christlichen Religion, Bonn 1874; Geschichte des Pietismus, voll. 3, Bonn 1880-86; Theologic und Metaphysik, Bonn 1881, che rappresenta l'indirizzo neokantiano del R. in teologia; Gesammelte Aufsätze, Friburgo in B. 1893-96, saggi e lettere raccolti dal figlio Otto.
Bibl.: O. Ritschl, A. R.'s Leben, voll. 2, Friburgo in B. 1892-96; U. Schoen, Les origines historiques de la théologie de R., Parigi 1893; G. Ecke, Die theol. Schule A. R.'s und die evang. Kirche der Gegenwart, Berlino 1897; A. E. Garvie, The ritschlian Theology, Edimburgo 1899; C. von Kügelgen, Grundriss der ritschlischen Dogmatik, Lipsia 1903; A. Harnack, R. und seine Schule, in Reden und Aufsätze, II, Giessen 1909, p. 345 segg.; E. A. Edghill, Faith and fact: a study of ritschlianism, Londra 1910; R. Mackintosh, A. R. and his School, ivi 1915.