ALCALÁ de Henares (A. T., 39-40)
Città della Spagna centrale, nella provincia di Madrid, da cui dista 33 km., situata presso il fiume Henares, a 587 m. s. m. La popolazione (ab. 11.142 nel 1920) è dedita in gran parte ai commerci e alle industrie (conce di pelli, fabbriche di grassi, di saponi, di maioliche, di cioccolato, di mandorlati). I dintorni di Alcalá de Henares sono fertilissimi e bene irrigati, e producono in notevole quantità cereali e ortaggi. Alcalá è stazione sulla ferrovia Madrid-Saragozza-Barcellona e si trova sul percorso di varie strade carrozzabili importanti. Ha vie larghe e ben tenute, belle piazze, tra cui la Plaza Mayor, dov'è un monumento a Cervantes, nativo di questa città; possiede anche edifizî notevoli, come la Iglesia Magistral, costruita nel 1136 e riedificata nel 1488, molto simile alla cattedrale di Toledo; la Universidad y Colegio Mayor de San Ildefonso, fondata nel 1498 dal cardinale Francesco Ximénez Cisneros e aperta all'insegnamento nel 1508, trasferita poi a Madrid nel 1836; la chiesa di S. Ildefonso, l'Archivo General Central, fondato nel 1209 e contenente 60.000 incartamenti, il Palazzo arcivescovile, ecc.
Questa città è probabilmente l'antica Complutum; nel 1348 il re Alfonso XI vi riunì le Cortes, che promulgarono il celebre codice detto l'Ordenamiento de Alcalá. In Alcalá nacquero, oltre che Cervantes, Fernando I fratello di Carlo V, Antonio de Solis, storico della conquista del Messico, e l'architetto Pedro Gumiel.
Vi risiedono in permanenza contingenti cospicui di cavalleria e v'è la scuola centrale per l'istruzione di tale arma.