ALCANTARA (A. T., 27-28-29)
Fiume della Sicilia orientale, uno dei più importanti dell'isola, se non per sviluppo di corso, per portata d'acqua perenne. Ha origine dal declivio meridionale della Serra di Baratta, presso il villaggio di Floresta, a 1250 metri d'altitudine. Scorre dapprima in direzione da N. a S. sino a Randazzo, al limite settentrionale della regione etnea, dove si riunisce col vallone della Gurrida, che in tempo di piena gli apporta l'eccesso del lago omonimo, in cui si scarica il torrente Flascio. Piegando quindi verso levante, circuisce da nord l'Etna, scorrendo in pittoresche valli scavate nelle lave, e mette foce nell'Ionio a 3 km. dai Capo Schisò. Lo sviluppo totale del suo corso è di km. 48 onde la pendenza media è del 2,3%. L'ampiezza del bacino è di kmq. 573. L'Alcantara non riceve affluenti di qualche importanza, ma cospicuo tributo gli viene da numerose sorgenti aprentisi tutte sulle pendici etnee, che lo alimentano durante la stagione asciutta. La sua portata di maggior magra, misurata a Kaggi, a 6 km. dalla foce, è di mc. 3 ½, mentre la magra ordinaria primaverile è di mc. 6. Le acque dell'Alcantara, già largamente utilizzate per l'irrigazione, servono ora anche alla produzione dell'energia idroelettrica, per la quale sino dal 1910 è sorta, mediante uno sbarramento del fiume praticato presso Francavilla, a circa km. 12 dalla foce, una cospicua centrale della potenza di 7500 HP., che serve a fornire l'energia a tutta la Sicilia orientale.