ALCEO (᾿Ακλαῖος)
Poeta lirico greco, di Lesbo. Visse fra il VII e il VI sec. a. C. La figura di A. appare spesso rappresentata su vasi attici, segno della sua grande popolarità. Molto frequentemente egli è raffigurato assieme a Saffo; così, ad esempio, su di un kàlathos del museo di Berlino attribuito al Pittore di Brygos (480 a. C.), A. è raffigurato coi lunghi capelli arricciati stretti, sulla fronte da una tenia e con barba folta e appuntita. Veste un lungo chitòn pòderes, sorregge con la sinistra la lyra e con la destra tiene il plettro. E evidente che le pitture vascolari non possono rappresentare altro che raffigurazioni ideali dei personaggi effigiati e per i poeti arcaici questo vale anche per i tardi ritratti a tutto tondo o su monete. Lo Schefold considera come probabile "ritratto" di A. anche una statua di poeta lirico del Louvre, di cui è nota una replica del corpo ai Musei Capitolini. Si tratta di una copia mediocre di originale bronzeo della II metà del V sec. a. C. La testa deriva da modelli più recenti. La testa di A., sempre contraddistinta dalla folta barba, appare nel verso di una moneta bronzea del II sec. a. C., che reca sul dritto la testa di Pittaco.
Bibl: J. J. Bernoulli, Griechische Ikonographie, I, Monaco 1901, p. 58; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 55, 66, 173; Ch. Picard, Art et littérature: sur trois éxegèses, in Rev. Ét. Gr., LVI, 1948, p. 337 ss.