Alcibiade
Politico e generale ateniese (n. ca. 450-m. 404 a.C.). Fu una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso. Imparentato per parte di madre alla potente famiglia degli Alcmeonidi, venne eletto appena trentenne alla suprema carica di stratego; fu dapprima alla testa della corrente più avanzata del partito democratico, che poi abbandonò per passare al partito conservatore di Nicia, quando la politica dei democratici portò alla grave sconfitta ateniese-argiva di Mantinea (418) a opera di Sparta. Tra i comandanti della spedizione contro Siracusa (416-415), giunto a Catania fu richiamato in patria per un’accusa di empietà. Temendo una condanna, si mise al servizio di Sparta. Caduto in sospetto anche degli spartani, grazie ad alcuni successi militari riuscì a tornare (407) trionfalmente in Atene, che si era data di nuovo un ordinamento democratico, ma, ormai inviso agli oligarchi ateniesi, come a Sparta e alla Persia, finì assassinato (404) presso il satrapo persiano Farnabazo.