VAN EYCK, Aldo
Architetto e intellettuale olandese, nato a Driebergen il 16 marzo 1918. Nel 1942 si laurea al Politecnico di Zurigo. È espressione di quell'etica critico-anarchica che ha contraddistinto parte della cultura nordeuropea del dopoguerra. Il suo pensiero, influenzato dalla partecipazione al gruppo di pittori e poeti olandesi Cobra (1948-51), nasce dalla constatazione che il mondo moderno può essere tollerato solo se costantemente provocato e che questa provocazione, volta a metterne in risalto − contestandoli − i processi automatici di omologazione, è già atto creativo. Sviluppa e applica all'architettura questa lettura fondando, nel 1959, la rivista Forum (1959-67) che presto diviene il punto di riferimento dell'ala più vivace e insofferente della cultura architettonica olandese. Negli anni 1947-59, partecipa come delegato olandese ai CIAM (Congressi Internazionali di Architettura) e, consapevole della crisi ormai irreversibile del Movimento Moderno, è tra i fondatori del Team x, il movimento di revisione dell'idea di moderno in chiave storicista (A. e P. Smithson, G. De Carlo, G. Candilis, J.B. Bakema, R. Erskine) che contribuisce a decretare, nel settembre 1959, la fine dei CIAM.
Da allora la riflessione critica all'interno del Team x affianca costantemente lo sviluppo della sua poetica architettonica, fortemente influenzata anche dagli studi a sfondo antropologico sulle società primitive africane. In un primo momento questo interesse per il mondo primitivo, per i suoi rituali spaziali e formali, trova nell'architettura per i bambini e nella società infantile un campo privilegiato di investigazione: nascono così i 730 spazi-gioco disseminati per Amsterdam (1947-78), le tre scuole di Nagele (1955-56), l'orfanotrofio di Amsterdam (1955-60). Nella sua non vastissima produzione ricordiamo anche: i progetti per la chiesa protestante di Driebergen (1963-64) e per quella cattolica Le ruote del cielo, realizzata a L'Aia (1964-69); i padiglioni espositivi ''labirintici'' di Arnheim (1965), di Tajiri (1967) e della Biennale di Milano (1968); i grandi complessi comunitari come gli alloggi espansibili sperimentali a basso costo per Lima in Perù (1969-76), la Casa per ragazze-madri (1973-81), il quartiere Nieuwmarkt ad Amsterdam (1970-81) e la ristrutturazione urbana del centro storico di Zwolle (1972-75).
Bibl.: P. Nicolin, A. van Eyck. La trama e il labirinto, in Lotus, 11 (1976), i; H. Hertzberger, A. van Roijen, Aldo Van Eyck, Amsterdam 1982.