ALDO (Aldone)
Originario del territorio piacentino e precisamente di Rivalgario (od. Rivergaro), come è lecito indurre dal fatto che il fratello Manfredi appare in un documento "Manfredus cognominatus de Rivalgario", è già vescovo di Piacenza nell'aprile del 1098, quando (5-7 aprile) partecipa al concilio riunito in Milano da Anselmo arcivescovo di quella metropoli. Alla diocesi piacentina doveva essere stato insediato da Urbano II, che, di ritorno dalla Francia, proprio a Piacenza, già retta dal vescovo scismatico Winrico, aveva tenuto il celebre concilio per la proclamazione della I crociata. Alla spedizione in Terra Santa è legato il ricordo di A. che, con tutta probabilità, il 13 sett. 1100 si unì con altri Piacentini alla spedizione che partì da Milano verso la Terra Santa al comando dell'arcivescovo Anselmo, al grido di "Ultreja, Ultreja".
La data di partenza di A. è precisata dal Tononi, che ha potuto ricostruirla sulla base di alcuni documenti dell'Archivio di S. Antonio di Piacenza. Da questi stessi documenti apprendiamo che, per la partenza verso la Terra Santa, A. aveva contratto un prestito di 7 libre lucchesi con il capitolo di S. Antonino, dando come pegno la terra di Brugneto presso Roncaglia.Nel 1103 A. doveva già essere di ritorno in Italia, poiché pare certo che a quella data fosse a Podenzano. Accompagnando Pasquale ii in Francia, A. lasciò nuovamente Piacenza nel 11o6. Assisté il papa il 14 febbr. 1107 in occasione di un arbitrato tenuto a Langres tra il capitolo di Chaumonzey e l'abbazia di Remiremont; il 6 giugno dello stesso anno era sempre al seguito del pontefice a Sauvigny, ma nell'ottobre si trovava nuovamente a Piacenza, consacrando la chiesa del monastero di S. Savino. Il 15 ottobre di un anno compreso tra il 1119 ed il 1121 A. moriva e il 10 febbr. 1122 il suo successore Arduino era già insediato.
Di ritorno dalla Terra Santa, portò una traduzione del racconto greco della Translatio dei ss. martiri Cipriano e Giustina.
Bibl.: O.Tononi, Actes plaisançais relatifs à la lire Croisade,in Archives de l'Orient latin, I (1881), pp. 395 ss., con bibliografia e indicazioni di fonti; O. Schwartz, Die Besetzung der Bistamer Reichsitaliens, Leipzig 1913, p. 195.