Scrittore inglese (Godalming, Surrey, 1894 - Hollywood 1963), nipote di Thomas Henry e fratello di Julian Sorell. Interessato al moderno contrasto tra razionalismo e spiritualità e preoccupato per le sorti della civiltà europea, nel suo romanzo più noto, Brave new world (1932), ha dato una visione satirica di una società futura dominata dalla tecnologia. Tra le altre opere si ricordano Point counter point (1928, forse il suo capolavoro), e The doors of perception (1954), in cui ha descritto le proprie esperienze con gli allucinogeni.
Pubblicò volumi di saggi, libri di viaggio, novelle e romanzi. Dopo Limbo (1920), raggiunse la notorietà con Crome yellow (1921), vivace satira in stile peacockiano, dove sono tratteggiate figure del mondo intellettuale dell'Inghilterra georgiana. Personaggi e situazioni di questo romanzo ritornano in Antic hay (1923) e Those barren leaves (1925), entrambi ambientati in Italia, dove H. soggiornò dal 1923 al 1930. Con Proper studies (1927), Music at night (1931) e The olive tree (1936) si affermò brillante e fantasioso saggista. La tematica di H., diviso tra un idealismo mistico e un razionalismo scientifico, si fa più complessa in Point counter point e Eyeless in Gaza (1936), nei quali si avverte l'influenza di Gide. Nel 1932 con Brave new world aveva dato una visione satirica di un futuro mondo meccanizzato. La sua preoccupazione per le sorti della civiltà europea si riflette negli amari After many a summer (1940) e Ape and essence (1949). Nel 1945 con Time must have a stop era tornato alla maniera dei primi romanzi. Nelle opere dell'età matura, prevalentemente di carattere teorico, H. pare aver trovato una soluzione al contrasto tra razionalismo e spiritualità, in un misticismo basato su teorie buddiste (Ends and means, 1937; The perennial philosophy, 1946), non alieno, tuttavia, da uno sperimentalismo che lo portò nel già citato The doors of perception a descrivere le proprie esperienze con la mescalina. L'interesse mistico raggiunge il suo culmine in Heaven and hell (1956). Postumo l'epistolario The letters of A. H. (1969).