MALINOV, Aleksander
Uomo politico bulgaro, nato in Bessarabia l'8 aprile 1867. Datosi alla politica fin dal 1897, divenne capo del partito democratico, e fu presidente del consiglio dei ministri quando la Bulgaria si proclamò regno indipendente e re Ferdinando assunse il titolo di zar (5 ottobre 1905). Caduto nel 1911, tornò al potere nel 1918 dopo il ministero di V. Radoslavov e, avvenuta la rottura del fronte tedesco-bulgaro, trattò l'armistizio del 25 settembre 1918 e dovette accogliere l'abdicazione del re Ferdinando. Succedutogli A. Stambuliski, fu imprigionato e si cercò perfino di condannarlo a morte. Liberato dopo l'assassinio dello Stambuliski nel 1923, nelle elezioni del giugno 1931, raccogliendo i partiti d'opposizione con le associazioni dei contadini in un blocco nazionale, salì per la terza volta al potere, da cui cadde il 12 ottobre 1931. Durante l'ultimo suo governo egli riuscì a riportare le associazioni dei contadini dal radicalismo dei tempi di Stambuliski a una collaborazione nel quadro costituzionale.