Pseud. del drammaturgo e regista russo Aleksandr Michajlovič Purer (n. 1947). Formatosi a Leningrado, dopo le prime esperienze come attore esordì nel 1975 con una serie di lavori rappresentati al Teatro Sovremennik di Mosca, e poi anche fuori dal suo paese. Unendo crudo realismo, malinconica leggerezza e attenzione psicologica, creando dolenti personaggi di donne, pensionati e individui marginali, G. ha raccontato i mutamenti della società russa fra gli anni Settanta e i Novanta, dalla dura realtà sovietica alle contraddizioni della perestrojka fino al disfacimento e alla corruzione del tempo presente. Tra le opere: Retro (1977); Vostočnaja Tribuna ("La tribuna est", 1982); Tamada (1985); Zvëzdy na utrennem nebe ("Stelle nel cielo del mattino", 1987); Sorry (1991); Anomalia (1997); Sirena e Vittoria (1998).