Scrittore russo (Mosca 1749 - Pietroburgo 1802). Influenzato dal pensiero di Rousseau, Helvétius e Mably, scrisse opere in prosa e in versi tra cui l'ode Vol´nost´ ("La libertà", 1783), la prima poesia rivoluzionaria della letteratura russa, da cui prese l'avvio una vera e propria scuola di poeti "radiščeviani". La sua fama è legata soprattutto a Putešestvie iz Peterburga v Moskvu (1790; trad. it. Viaggio da Pietroburgo a Mosca, 1972), in cui R. descrive la vita di ogni giorno in Russia svolgendo una critica all'arbitrio governativo, allo sfruttamento dei contadini e alla corruzione della nobiltà. L'opera gli valse la condanna a morte da parte di Caterina II, poi commutata in dieci anni di esilio in Siberia. Graziato da Paolo I (1796), R. tornò in Russia, ma, di nuovo perseguitato e minacciato di esilio, si uccise. R. pubblicò anche scritti di filosofia (O čeloveke, ego smertnosti i bessmert´ju "Dell'uomo, della sua mortalità e immortalità", 1792) e di economia.