Ministro dello zar Ivan IV (n. tra il 1510 e il 1520 - m. Dorpat, od. Tartu, 1560). Divenuto ministro (1547, dopo i tumulti popolari e l'incendio di Mosca), con l'arciprete Silvestro istituì un governo collegiale o "Eletto consiglio", poi integrato da prikazy o ministeri, da lui stesso presieduto, ripristinò il Zemskij Sobor o Consiglio territoriale, introdusse una sorta di costituzione, riformò l'esercito nel senso di posporre i privilegi nobiliari ai meriti di servizio, istituì tribunali, riordinò il fisco, contribuendo a concentrare nelle mani di Ivan IV un potere sempre più vasto; in politica estera propugnò l'espansione a Oriente (conquista dei canati di Kazan′ e di Astrachan′). La avversione della zarina Anastasia e della sua famiglia (Zacharin, poi Romanov) e gl'insuccessi contro la Polonia e l'ordine di Livonia determinarono la sua disgrazia; mandato ambasciatore in Danimarca (1559) e Polonia (1558 e 1560), fu imprigionato nel castello di Dorpat ove morì.