PISEMSKIJ, Aleksej Feofilaktovič
Scrittore russo, nato il 10 marzo (v. s.) 1820 a Ramen′e nel governatorato di Kostroma, morto a Pietroburgo il 21 gennaio (v. s.) 1881. Compì gli studî universitarî alla facoltà di matematica, ma, appassionato di letteratura e di teatro fin dagli anni dell'infanzia, cominciò presto a scrivere, e riuscì a richiamare l'attenzione con alcuni articoli critici in cui difendeva la corrente realistica e con un primo romanzo, Bojarščina (Il mondo dei boiari), pubblicato nel 1847. La fama non venne però che nel 1858, col romanzo Tysjača duš (Mille anime) dai contemporanei messo accanto a Le anime morte di Gogol′.
Attento osservatore della realtà, che egli ritrasse con tinte fosche, il P. non si lasciò sfuggire nessuno dei problemi attuali del suo tempo: casì, p. es., nel romanzo V vodovorote (Nel vortice) trattò il tema dell'emancipazione della donna, in Meščane (Piccoli borghesi) la situazione della piccola borghesia provinciale, nel dramma Gor′kaja sudbina (Un amaro destino) l'ambiente contadinesco. Narratore vivace e non privo d'intuito psicologico, il P. ha nella storia letteraria russa un posto eminente, soprattutto per l'esame dei problemi sociali e morali dal punto di vista conservatore, in contrasto con le tendenze radicali, caratteristiche del tempo.
Ediz.: Polnoe sobranie sočinenij (Raccolta completa delle opere), voll. 24, Pietroburgo 1895. I principali romanzi di P. sono stati tradotti in tedesco e in francese.
Bibl.: A. Skabičevskij, P., ego žizn′ i litearturnaja dejatel′nost′ (P., sua vita e attività letteraria), Pietroburgo 1894; I. Ivanov, Pisemskij, ivi 1898; S. Vengerov, in Opere complete, V, ivi 1911.