RYKOV, Aleksej Ivanovič (XXX, p. 360)
Nel 1930 rassegnò le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio dei commissarî del popolo e passò commissario alle poste. Nel 1937 venne dispensato dall'incarico ed espulso dal partito come destrista. Il 2 marzo 1938 venne processato unitamente a Bucharin, Krestinskij, Jagoda ed altri 17 imputati, tutti accusati di attività controrivoluzionaria e di spionaggio. Il 13 marzo fu con gli altri condannato a morte e di lì a poco fucilato.