ARTOM, Alessandro
Nato in Asti il 6 maggio 1867, morto a Roma il 10 maggio 1927. Laureato in ingegneria elettrotecnica a Torino, fu assunto come assistente da Galileo Ferraris. Tenne per primo la cattedra di radiotelegrafia e scienze affini e fu consulente scientifico della R. Marina. A riconoscimento dei suoi meriti scientifici, importanti particolarmente per la difesa militare, nel gennaio del 1927 veniva nominato barone. Nel novembre del 1928 la sua città natale gli dedicava un monumento.
L'opera dell'Artom è stata dedicata in gran parte alle radiotrasmissioni. Sono fondamentali specialmente i suoi studî sopra la dirigibilità delle onde elettriche, che egli realizzò per primo fino dal 1903 per mezzo di aerei a circuito chiuso. Una delle principali applicazioni, brevettata dall'Artom nel marzo 1907, è il così detto radiogoniometro che permette di individuare la direzione da cui proviene una trasmissione e serve quindi come elemento alle navi per individuare la loro posizione. Questi studî furono eseguiti particolarmente con l'aiuto della R. Marina, alla quale l'Artom fece dono di tutti i suoi risultati.
Si debbono all'Artom anche alcuni studî di meteorologia e particolarmente una teoria sopra la formazione della grandine.
Bibl.: E. Soleri, In memoria di A. A., in L'Energia elettrica, febbraio 1928; Ing. A. A., in L'Elettrotecnica, agosto 1927; Relaz. uffic. del Min. della Mar. sulle esperienze del sistema radiotelegr. Artom, 1903-1909; Garbasso, L'Aereo Artom e la dirigibilità delle onde elettr., torino 1910; Garbasso, Sulla radiazione di un'antenna inclinata, in Atti Acc. Lincei, 1910; O. M. Corbino, Sulla produzione di campi ciclici per mezzo di oscill. smorzate nei dispositivi di A., in Nuovo Cimento, s. 5ª, XVII (1909). V. radiotelegrafia.