BISNATO (Besnati, Bisnato), Alessandro
Non si conoscono con esattezza la data (circa 1562) e il luogo di nascita, compreso però indubbiamente nel ducato di Milano dato che il B. fu eletto nel Collegio degli ingegneri di Milano il 31 dicembre 1591.
Esperto in materia di idraulica, coadiuvò G. Meda (al quale succederà nel 1599) nei lavori per la navigazione dell'Adda (1592); contribuì poi, collaborando anche con E. Turati, all'apertura di quello che si chiamerà il Naviglio Langosco.
Ingegnere della fabbrica del Duomo dal 17 settembre 1609, lo si trova in lizza con gli architetti coevi nella progettazione di diverse varianti della facciata del duomo: suoi disegni, conservati presso la Biblioteca Ambrosiana, rivelano una perizia tecnica non comune (Mongeri).
Particolarmente notevole il progetto che reca chiara la sua firma: composizione a due ordini di colonne e pilastri, dove sono rispettate le porte e le finestre proposte dal Pellegrini; appare eseguito secondo le norme prescritte dal Consiglio di Fabbrica all'architetto Corbetta, e da questo non rispettate.
Come ingegnere di Milano, il B. diede pareri, stese relazioni, fece progetti per costruzioni o ampliamenti di chiese, monasteri, case di abitazione; nel 1613 il governatore Mendoza gli ordinava la ricostruzione della sala-teatro nel maggior cortile del palazzo regio ducale. Il B., che nella fase esecutiva si servì dell'opera di F. Mangone, conservò delle strutture originarie soltanto le volte: nasceva così il primo teatro stabile di Milano.
Fra le opere minori del B. è l'orologio comunale nella torre del palazzo dei giureconsulti a Milano (1599-1603; Gatti Perer, 1964, 1, p. 198). Non ebbe esecuzione il disegno che il B. diede per la chiesa di Sant'Ambrogio della Vittoria a Parabiago (1606-1609; Gatti Perer, 1966). Il B. morì a Milano il 9 maggio 1617.
GiovanniPaolo, figlio del B., fu spesso suo collaboratore. Nominato ingegnere il 3 dicembre 1617 (Gatti Perer, 1965, 2, p. 125), successe al padre nella fabbrica del Duomo dove restò sino al 12 giugno 1625 (Annali della fabbrica del duomo, V, pp. 92, 101, 114, 134). Suoi documenti e disegni, anche di topografia e architettura militare, si trovano nella Biblioteca ambrosiana (Gatti Perer, 1964, 1, pp. 174-221 passim; 2, pp. 135-153,passim; 1965, 1, pp. 141-155 passim; 2, pp. 116, 125).
Fonti e Bibl.: Milano, Arch. stor. civico, Racc. Bianconi, I, f. 4 b; Ibid.,Dicasteri,Cons. gen., cartella 121; Arch. di Stato di Milano,Pittori del Palazzo Ducale, cartella IX; per i disegni e docc. conservati nella bibl. Ambrosiana di Milano vedi: M. L. Gatti Perer,Fonti per la Storia dell'architettura milanese dal XVI al XVIII sec.: F. B. Ferrari e la sua raccolta di documenti e disegni, in Arte Lombarda, IX (1964), 1, pp. 174-221 passim; 2, pp. 132-155 passim; X (1965), 2, pp. 116, 125; P. Zani,Enc. metodica... delle belle arti, I, 4, Parma 1820, p. 76; G. Bruschetti,Istoria dei progetti e delle opere per la navigazione interna del Milanese, Milano 1821, pp. 36-38, 40-42; Annali della Fabbrica del Duomo di Milano, V, Milano 1883, pp. 63, 64, 67, 69, 79, 84; G. Mongeri,La facciata del duomo di Milano, in Arch. stor. lombardo, XIII (1886), p. 343; C. Boito,Il duomo di Milano, Milano 1889, p. 262; E. Verga,La camera dei mercanti a Milano, Milano 1914, pp. 247-249; P. Mezzanotte,Costruzione e vicende del teatro di corte in Milano, in Atti del Collegio degli ingegneri ed architetti di Milano, XLVIII (1915), pp. 85, 93, 98-103; Id.,Cronache e vicende del Collegio degli ingegneri, Milano 1961, pp. 19 s.; G. Mezzanotte,Il Collegio e la chiesa di S. Alessandro a Milano, in Arch. stor. lombardo, s. 8, X (1960), p. 512; M. L. Gatti Perer,La chiesa e il convento di S. Ambrogio della Vittoria a Parabiago, Milano 1966, pp. 13-20, 108-110, 139 s.; L. Grassi,Province del Barocco e Rococò, Milano 1966, pp. 77-79; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lex., IV, p. 61.