CAPOCCI, Alessandro
Nato a Terni verso la fine del sec. XVI, si hanno sulla sua vita notizie scarse e frammentarie. Il Tebaldini sostiene l'identità del C. con l'Alessandro Capece, maestro di cappella a Tivoli, al quale l'Eitner erroneamente attribuisce il Terzo Libro di Motetti a 2-4 voci op. 4 del 1632, adesso riconosciuto come opera del Capocci. Alla sicura identificazione del compositore poté giungere il Casimiri, il quale esaminando le dedicatorie delle loro opere rilevò sostanziali differenze e riuscì a chiarire l'equivoco. Infatti, mentre il Capece si definisce "Romano", il C. dichiara sempre di essere "Interamnatis" oppure "Interamnensis" (dall'antica Interamna, cioè di Terni).
Con sicurezza sappiamo che il C. fu putto cantore per qualche anno al santuario di Loreto, come si può dedurre dalla dedicatoria dei 36Inni a 4 voci per tutte le Feste maggiori dell'anno e per i Comuni degli Apostoli,dei Martiri dei Ponteficidei Confessori e delle Vergini, opera conservata manoscritta nell'Archivio musicale della Cappella Lauretana: "...È il dovere Santissima Madre e Regina del Cielo che havendo nella mia pueritia imparata la virtù della musica, nella sua Santa Casa di Loreto, le facci parte delle mie fatiche...". Durante la sua permanenza nel santuario di Loreto fu forse allievo di Antonio Cifra, maestro di cappella alla Lauretana nei primi anni del sec. XVII, oppure di Pietro Pace, un musicista locale preposto all'esecuzione di composizioni religiose e rappresentazioni sacre nell'oratorio della Concezione della Compagnia di Gesù. Nel 1623 fu nominato maestro di cappella nel Seminario romano, dove rimase per due anni; durante questo periodo furono stampate due sue opere, i Responsori per il giorno di Natale op. 2 (conservate nella grande biblioteca dell'abate F. Santini) e il Fasciculus Myrrhae op. 3. In quest'ultima si trova una dedicatoria al cardinale Crescenzio nella quale, lamentandosi di trovarsi in angustie, afferma che quantunque la musica possa essere "importuna" nel lutto, ha comunque "suas lugubres notas, sua moesta suspiria" che possono lenire il dolore.
Successivamente il C. passò a Ferrara ed entrò al servizio del cardinale Magalotti, creato arcivescovo di quella città da Urbano VIII nel 1628, e al quale il musicista ternano dedicò il suo Terzo Libro di Motetti op. 43 stampato a Venezia nel 1632. Si ignora quanto tempo sia rimasto a Ferrara e comunque si presume che abbia prestato servizio come maestro di cappella in varie cattedrali dell'Umbria, facendo poi definitivo ritorno nella sua città natale.
Risulta infatti da un decreto del 19 marzo 1638 nella Riformanza del comune di Terni che il C. aveva richiesto un compenso per l'opera da lui prestata nella cattedrale e l'assemblea di Credenza, evidentemente soddisfatta dei suoi servigi, stabilì che "per accrescimento del culto divino, et acciò la virtú della musica venghi aumentata, si diano al detto D. Alessandro Capocci, mentre eserciterà il Maestro di Cappella nella nostra Chiesa Cattedrale di Terni, scudi venti l'anno..." (Silvestri). Con questa concessione si diede inizio per la prima volta all'istituzione, a spese del comune, dell'officio di maestro di cappella nella cattedrale.
Delle composizioni del C., esclusivamente di carattere religioso e legate alla sua attività di maestro di cappella, si ricordano in particolare: Responsoria una cum Motecto ac reliquis quae in sacris Domini Natalibus concinuntur,binis,ternis,quaternis,senis,atque octonis vocibus cum basso ad organum,opus secundum (Roma, Robletti, 1623); Fasciculus Myrrhae in Horto Gethsemani pulchre compositus... binis,ternis,quaternis vocibus cum basso ad organum. Liber secundus,opus tertium (Roma, Soldi, 1624); Motecta binis,ternis,quaternisque vocibus decantanda. Liber tertius,opus quartum (Venezia, B. Magni, 1632).
Bibl.: L. Silvestri, Collez. di memorie storiche... della città di Terni dal 1387 al 1816..., Rieti 1856, p. 527; J. Killing, Kirchenmusikalische Schätze der Bibliothek des Abbate Fortunato Santini, Düsseldorf 1910, p. 459; G. Tebaldini, L'Arch. music. della cappella lauretana, Loreto 1921, pp. 34, 106; R. Casimiri, Disciplina musica e maestri di cappella nel Semin. romano, in Note d'archivio per la storia musicale, XV (1938), pp. 52-55; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo music. di Bologna, II, Bologna 1892, p. 391; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, II, Paris 1873, p. 179; C.Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, I, p. 289; E. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 316; Encicl. della Musica Ricordi, I, p. 406; La Musica,Diz., I, Torino 1968, p. 343; Répertoire internat. des sources musicales. Einzeldrucke vor 1800, a cura di K. Schlager, II, Kassel 1972, pp. 50 s.