CURMI, Alessandro
Nato a La Valletta, Malta, nel 1801, fu allievo di P. P. Bugeja, quindi perfezionò i suoi studi presso il conservatorio di S. Sebastiano a Napoli sotto la guida di N. Zingarelli, dando inizio alla sua carriera di compositore di musica sacra e teatrale. A Napoli esordì nella stagione primaverile del 1827con il melodramma Gustavo d'Orxa (libr. di D. Gilardoni), rappresentato al teatro Nuovo e replicato poi anche al Valle di Roma nel 1830.Seguì l'opera seria in due atti Aristodemo (libretto di anonimo), allestita nel 1830al teatro della Pergola di Firenze.
Tornato a Malta, il C. fece rappresentare con successo i suoi lavori presso il teatro Manoel: nel 1832, per il carnevale, l'opera in due atti Rob Roy e nel 1843 Il proscritto di Messina, opera semiseria in due atti, entrambi su libretto di anonimo. Era tornato frattanto in Italia, dove nell'ottobre 1842fu rappresentata al S. Carlo di Napoli la sua tragedia in tre atti Elodia d'Herstall (libretto di anonimo): ottenne un grande successo di pubblico.
Al consenso di critica a Malta e in Italia seguirono viaggi in Francia e in Inghilterra, dove il musicista visse a lungo e fece rappresentare diverse nuove composizioni. Durante il primo soggiorno a Parigi (1843) scrisse un poema sinfonico vocale per coro e orchestra, Sancte Paule, che illustra il naufragio di s. Paolo a Malta e contiene una Preghiera (coro dei Maltesi che chiedono di essere istruiti nella nuova religione). Il manoscritto originale dell'opera è conservato negli archivi della chiesa di S. Paolo naufrago a La Valletta. Al Covent Garden di Londra furono allestite per la prima volta negli anni 1844-1845tre sue opere in due atti (libretto di anonimo): La Rosière, La regina delle fate e Lodoiska.
Rientrato a Parigi nel 1845, il C. vi si fermò per vari anni; della produzione musicale di questo periodo citiamo una grande suite per orchestra, La rivoluzione, ispirata ai moti del 1848e rappresentata al Théâtre-Italien nel 1849 (i sei tempi in cui l'opera è divisa hanno questi titoli: "Rassemblement populaire", "Rappel de la Garde nationale", "Les chants des Girondins", "Le Combat", "Gémissement des blessés", "La Victoire"). La suite fureplicata in molte città d'Europa.
Tra le altre composizioni del C. ricordiamo: l'oratorio Abele, la cantata Malta felice, messe, mottetti e altre composizioni di genere sacro.
Il C. morì a Napoli nel 1857.
Bibl.: F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, IV, Napoli 1881, pp. 174, 312; U. Rolandi, Musica e musicisti in Malta, Livorno 1932, pp. 20, 61 ss., 108; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I, Firenze.1954. p. 285; C. Schmidl, Diz. univ. dei Musicisti, Suppl., p. 229; Enc. d. Spett., III, coll. 1810 s.; La Musica, Diz., I, p. 467; Encicl. della Musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 222.