Dal Lago, Alessandro. - Sociologo italiano (Roma 1947 - Trapani 2022). Laureatosi in Scienze politiche presso l’univ. di Pavia (1970), ha in seguito intrapreso un percorso accademico che lo ha portato a collaborare con diversi istituti universitari nazionali ed esteri. Studioso di Michel Foucault e dei meccanismi d’integrazione intraculturali e multiculturali nella società aperta, ha prodotto una profonda riflessione della figura del migrante quale prototipo dell’esclusione sociale. Tra i suoi lavori: La produzione della devianza (1981); Etnometodologia (1983); Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio (1990); Tra due rive. La nuova immigrazione (1994); Giovani senza tempo. Il mito della giovinezza nella società globale (1999); La città e le ombre: crimini, criminali, cittadini (2003); Non-persone. L'esclusione dei migranti in una società globale (2004); Carnefici e spettatori. La nostra indifferenza verso la crudeltà (2012); Il politeismo moderno: saggi sul pensiero del conflitto (2013); Clic. Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica (2013); Le avventure di Ismail (2015), sua prima opera narrativa; entrambi nel 2016, Graffiti. Arte e ordine pubblico (con S. Giordano) e Pacifismo pratico. Sun Tzu e il terrorismo; nel 2017, Eroi e mostri. Il fantasy come macchina mitologica e Populismo digitale. La crisi, la rete e la nuova destra; Viva la sinistra (2020); Sangue nell'ottagono. Antropologia delle arti marziali miste (2022); A che cosa servono le scienze sociali? (post., 2023).