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Fortis, Alessandro

L'Unificazione (2011)
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Fortis, Alessandro


Patriota e uomo politico (Forlì 1841 - Roma 1909). Di padre israelita, laureatosi in giurisprudenza nel 1862, fu volontario nelle formazioni garibaldine durante la guerra d’indipendenza del 1866, nella spedizione su Roma nel 1867 e nella campagna dei Vosgi del 1870. Militante del Partito d’azione dal 1866, fu uno dei dirigenti della Consociazione repubblicana romagnola e partecipò al convegno di Villa Ruffi, presso Rimini, nell’agosto 1874, insieme a Aurelio Saffi, Eugenio Valzania, Federico e Alfredo Comandini, per tracciare un programma politico delle forze repubblicane in Italia e fare nello stesso tempo un bilancio della loro diffusione e della loro consistenza. Arrestato in quella sede per cospirazione antimonarchica, fu liberato solo nell’ottobre dello stesso anno e finalmente prosciolto dalle accuse. Attenuata la sua iniziale intransigenza, sostenne nel congresso di Genova del 1876 la necessità della partecipazione dei mazziniani alle elezioni per il Parlamento. Abbandonata anche la pregiudiziale repubblicana, tra le dure critiche dei suoi compagni, fu eletto deputato a Forlì nel 1880 e aderì alla sinistra costituzionale nel 1886. Brillante oratore, divenne un tipico rappresentante della sinistra trasformista, abile manovratore parlamentare, legato agli ambienti finanziari, sottosegretario all’Interno nel primo gabinetto Crispi (1887-89), si rivelò uno dei collaboratori più preziosi del presidente del Consiglio, accortissimo nel tenere compatta la maggioranza intorno al programma, che si trattasse della legge sull’emigrazione o della politica coloniale, della legge comunale e provinciale o di quella sul contenzioso amministrativo. Nel giugno 1898 entrò nel governo Pelloux come ministro dell’Agricoltura, industria e  commercio convinto della necessità di restaurare l’ordine salvaguardando le libertà statutarie, ma si dissociò quando furono palesi gli intenti repressivi del governo. Entrò nella nascente maggioranza giolittiana e fu presidente del Consiglio, con il sostegno di Giolitti, dal marzo 1905 al febbraio 1906. Durante il suo breve ministero fu varato il provvedimento che avocava allo Stato l’esercizio delle ferrovie. Ottenuto un nuovo incarico, non ebbe la fiducia della Camera.

Vedi anche
Giovanni Giolitti Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni (1901-03), presidente del Consiglio (1892-93, a più riprese fino al 1914, 1920-21). Considerato ... Luigi Facta Uomo politico italiano (Pinerolo 1861 - ivi 1930). Deputato giolittiano dal 1892, fu sottosegretario alla Giustizia, poi all'Interno (1903) e ministro delle Finanze (1913) con Giolitti, ministro della Giustizia con Orlando (1919) e nuovamente delle Finanze con Giolitti (1921). Caduto il 16 febbr. 1922 ... Luigi Luzzatti Luzzatti ‹-zz-›, Luigi. - Uomo politico ed economista italiano (Venezia 1841 - Roma 1927). Fu presidente del Consiglio (1910-11), dopo essere stato più volte ministro del Tesoro. Fu tra i primi assertori e fautori della necessità di una politica sociale e promosse lo sviluppo di organismi economici che ... Tommaso Tittóni Tittóni, Tommaso. - Uomo politico e diplomatico (Roma 1855 - Manziana 1931), figlio di Vincenzo. Deputato della destra (1886-97), fu prefetto di Perugia (1898) e di Napoli (1900), quindi senatore (1902). Divenuto ministro degli Esteri (1903-05), cercò di eliminare le tensioni nei rapporti con l'Austria-Ungheria ...
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  • Fortis, Alessandro
    Dizionario di Storia (2010)
    Patriota e politico (Forlì 1842-Roma 1909). Garibaldino nelle campagne del Trentino (1866) e dell’Agro Romano (1867), militante del Partito d’azione dal 1866, fu uno dei capi del movimento repubblicano. Deputato di Forlì dal 1880, abbandonò ogni pregiudiziale istituzionale e, avendo aderito alla sinistra ...
  • Fòrtis, Alessandro
    Enciclopedia on line
    Patriota e uomo politico italiano (Forlì 1842 - Roma 1909). Garibaldino nelle campagne del Trentino (1866) e dell'Agro Romano (1867), militante del partito d'azione dal 1866, uno dei capi repubblicani al convegno di Villa Ruffi del 1874; al congresso repubblicano di Genova del 1876 sostenne la necessità ...
  • FORTIS, Alessandro
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 49 (1997)
    Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al conformismo. Quando aveva quindici anni, infatti, la famiglia, di condizione molto agiata, lo collocò ...
  • FORTIS, Alessandro
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Costanzo Maraldi Patriota e uomo politico, nato a Forlì nel 1842, morto a Roma il 4 dicembre 1909. Militò nelle file garibaldine, prendendo parte alle campagne del Trentino (1866) e dell'Agro romano (1867). Entrato dopo il 1866 nel partito d'azione, divenne in poco tempo uno degli esponenti del movimento ...
Vocabolario
alessandrite
alessandrite s. f. [dal nome dello zar Alessandro I di Russia (1777-1825)]. – In mineralogia, varietà di crisoberillo, di colore verde smeraldo a luce naturale, rosso violaceo a luce artificiale, molto ricercato come gemma. In commercio,...
alessandrismo
alessandrismo s. m. – Antico indirizzo filosofico che prende il nome da Alessandro di Afrodisiade (2°-3° sec. d. C.), uno dei maggiori interpreti del pensiero aristotelico, noto soprattutto per la sua elaborazione della dottrina dell’intelletto....
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