GHIGNONI, Alessandro
Nacque a Roma il 17 nov. 1857 da Giuseppe e Agnese Ubizi. Quindicenne entrò nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti): fu a Roma per il noviziato e la teologia, a Monza per i voti solenni e gli studi di filosofia, fino all'ordinazione sacerdotale, nel 1881, a Roma nella basilica di S. Giovanni in Laterano. Conferenziere e didatta, fu mandato a Moncalieri presso il real collegio Carlo Alberto, quindi a Firenze nel collegio Alle Querce e presso altre istituzioni di Genova, Roma e Bologna come insegnante di materie letterarie; istituì a Genova la Scuola superiore di religione con il padre barnabita G. Semeria, fondatore, tra l'altro, dell'Opera nazionale per gli orfani del Mezzogiorno d'Italia.
Uomo di ampi interessi culturali, si dedicò con convinzione a questioni inerenti la musica sacra, e già nella sua permanenza a Genova, nell'agosto 1897, aveva fondato la Società corale genovese di musica sacra, unendosi ai musicisti ceciliani, E. Firpo, G.B. Polleri e altri, mentre a Roma istituiva la Società italiana per la musica religiosa popolare. Tale propensione verso la musica sacra non era sfuggita ai suoi superiori che, fin dalla sua ordinazione sacerdotale in Roma, lo avevano impegnato come istruttore e direttore di coro, nonché prefetto della musica barnabita. I numerosi scritti, le conferenze e i seminari organizzati in varie località gli fecero acquistare una chiara fama come assertore di quella riforma della musica sacra, che avrà il sigillo nel 1903 con il motu proprio di Pio X.
L'attività del G. si fece sempre più serrata, fino a dare vita nel 1899 a Firenze al periodico mensile Palestrina (dal 1900 Il Nuovo Palestrina), con il proposito di attuare un serio programma di rinnovamento della musica liturgica in Toscana e in tutta l'Italia centrale, in ciò sorretto da firme di autorevoli scrittori e musicisti, tra i quali lo stesso G. Semeria, L. Bicchierai, E. Nobili, N. Tebaldini. La rivista cessò le pubblicazioni nel maggio del 1902, dopo solo tre anni. In seguito, grazie al musicista B. Landini, uno dei pochi che a Firenze avevano abbracciato il movimento ceciliano fin dall'inizio, venne costituito il Comitato per la musica sacra, sotto l'alto patronato della regina Margherita di Savoia, con lo scopo di organizzare concorsi nazionali per compositori liturgici, nonché esecuzioni di alto livello, al fine di guadagnare alla causa della riforma giovani maestri e religiosi.
Dotato di una spiccata personalità unita a un forte desiderio di ampliare la più profonda cultura nel campo letterario, musicologico e umanistico, il G. poté unire gli impegni inerenti al sacerdozio a quelli di propagatore di cultura, tanto da essere indicato nella storiografia ufficiale della congregazione barnabita come letterato, pubblicista, conferenziere e apologeta.
Il G. morì a Bologna l'11 sett. 1924.
Numerosi sono i suoi scritti editi sotto forma di articoli in riviste e periodici che, unitamente al materiale inedito, sono conservati presso il Centro studi padri barnabiti di Roma e negli archivi del collegio Alle Querce di Firenze e in altre comunità barnabite.
Tra quelli editi si ricordano: Il cardinale Lavigerie e la sua adesione alla Repubblica in Francia, Bologna 1892; Una pubblicazione intorno a Salvator Rosa, in Rassegna nazionale, 1° febbr. 1894, pp. 387 ss.; Per la prosa italiana, ibid., 16 sett. 1895, pp. 234 ss.; Postille dantesche, in Giornale dantesco, III (1896), pp. 348 ss.; Illustrazione artistica della chiesa di S. Dalmazzo in Torino. Cappella di S. Paolo, Genova 1897; Il problema religioso, ibid. 1897; Prefazione a G. Semeria, La musica degli Ebrei, Prato 1900; Il canto XXXI dell'Inferno, Milano 1901; Per G. Verdi. I caratteri dell'opera immortale, Genova 1901; S. Giorgio nella leggenda e nell'arte, Roma 1903; Il pensiero cristiano nell'arte(sec. I-IV), Roma 1903; Storia d'un passero, Roma 1904; Melodie religiose popolari per il tempio e per il popolo, Roma 1904; Una finezza dantesca, in Giornale dantesco, XII (1904), pp. 173 ss.; La musica sacra e religiosa del popolo, in Atti del 7° Congresso di musica sacra, Torino… 1905; L'appartamento Borgia in Vaticano, in Rassegna nazionale, 1° apr. 1907, pp. 478 ss.; G. Carducci e l'immoralità del teatro, ibid., 16 apr. 1907, pp. 743 ss.; Giudizi d'arte, in Studium, II (1907), pp. 146-151; Musica senza note, Bitonto 1907; L'estetica dell'organo (discorso al I° congresso emiliano di musica sacra, giugno 1908), in Psalterium, Roma s.d.; Un trittico barnabitico: L. Cacciari, T. Bertelli, R. Martini, in Il Collegio Alle querce di Firenze nell'anno 55°, Firenze 1923, pp. 251 ss.
Fonti e Bibl.: Necr. in Bollettino ceciliano, XIX (1924), pp. 146 ss.; Roma, Arch. della Congr. dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti); G.B. Katschthaler, Storia della musica sacra, Torino 1926, pp. 312 ss.; P. Guerrini, Storia della riforma ceciliana in Italia, Torino 1926, pp. VII ss.; G. Boffitto, Scrittori barnabiti o della Congregaz. dei chierici regolari di S. Paolo (1533-1933), Firenze 1933, pp. 218-229; G. Boretti, P. A. G. e il canto popolare religioso, in Musica sacra, LXXXIX (1965), 3-6; XC (1966), 1-2; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 536; Suppl., p. 299; H. Anglès - J. Peña, Diccionario de la música Labor, II, p. 1059; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1922, pp. 243, 540.