MARCHETTI, Alessandro
Ingegnere, pioniere dell'aeronautica, nato di nobile famiglia a Cori il 16 giugno 1884; costruì nel 1910 un primo aeroplano (Chimera I) della potenza di 50 HP, che egli stesso pilotò; autodidatta della costruzione e del volo, non trascurò lo studio dei motori e nel 1912 ne realizzò uno rotativo a due tempi da 60 HP, originale per la concezione e per il materiale adoperato (alluminio), che poi divenne d'uso comune. Durante la guerra mondiale progettò e costruì un aeroplano da caccia di singolari doti di velocità e di salita; si dedicò poi in modo speciale agl'idrovolanti, tra i quali meritano speciale menzione: a) l'S 55: 12 di questi formarono la 1ª squadra atlantica che il 6 gennaio 1931, al comando di Italo Balbo, varcò l'Atlantico meridionale da Bolama a Porto Natal; 24 velivoli dello stesso tipo, perfezionati, costituirono la 2ª squadra atlantica, anch'essa comandata da Italo Balbo, che partita da Orbetello il i° luglio 1933, attraversò due volte l'Atlantico settentrionale e, affrontando le temperature e i climi più diversi, compì in 13 tappe circa 20.000 km. di volo, alla media di 215 km. orarî, e fece ritorno a Roma (Ostia) il 12 agosto dello stesso anno; b) l'S. 64, che consentì ad A. Ferrarin e a C. Del Prete di conseguire il record di durata in circuito chiuso (1928) e poi di volare senza scalo da Roma (Montecelio) a Touros in Brasile (1928); pure con un S. 64 U. Maddalena riconquistò all'Italia il record di durata (1930).