MARCHETTI, Alessandro
Scienziato e letterato, fu uno dei più notevoli epigoni di Galileo. Nato a Pontormo presso Empoli il 17 marzo 1633, fu allievo e successore del Borelli a Pisa, dove, dal 1660, insegnò filosofia e poi matematiche sino alla morte, avvenuta il 6 settembre 1714.
In perpetua lotta con i peripatetici, scrisse opere matematiche in latino; si riposò degli studî più gravi con mediocri Rime (Firenze 1704); tradusse felicemente Anacreonte (1707); abbozzò un poema filosofico, una specie di Antilucrezio, di cui ci resta il principio nel tomo XXI del Giornale dei letterati d'Italia; e lasciò inedita la traduzione, non ancora superata, del De rerum natura di Lucrezio (1ª ed., Londra 1717).
Bibl.: F. Marchetti, Vita di A. M., premessa alle Poesie di lui, Venezia 1755; G. Carducci, Prefazione al Lucrezio del M., Firenze 1864; I. Carini, L'Arcadia dal 1690 al 1890, Roma 1891, p. 182 segg.; C. Ghetti, Notizia su la vita e le opere di A. M., Fermo 1900.