Scienziato e letterato (Pontormo 1633 - Pisa 1714). Insegnò dal 1660 filosofia, poi matematiche a Pisa, rivelandosi uno dei più notevoli epigoni di Galileo, di cui proseguì l'opera in quelle ricerche che dettero origine alla teoria dell'elasticità. Scrisse opere matematiche in latino e Rime italiane (1704). Tradusse felicemente Anacreonte, ma è ricordato specialmente per la sua traduzione (pubblicata postuma a Londra nel 1717) del De rerum natura di Lucrezio, ispirata dal desiderio di far meglio conoscere un maestro della filosofia atomistica, accolta negli ambienti galileiani.