Imprenditore italiano (Firenze 1824 - Torino 1905), fondatore e proprietario dell’industria enologica Martini e Rossi. Nel 1851 divenne venditore per la “Distilleria nazionale di spirito di vino all’uso di Francia”, dove conobbe T. Sola (contabile). L’incontro fu dei più fortunati; qualche anno più tardi, infatti, i due diedero vita alla Martini, Sola e C. insieme con L. Rossi (enologo ed erborista). Fondata nel 1863 e con sede a Pessione di Chieri (Torino), la società crebbe nell’arco di pochi anni soprattutto grazie a M., che si adoperò per imporre il vermut anche all’estero (è del 1867 la prima esportazione negli Stati Uniti), ottenendo in tal senso ottimi risultati sia in Europa, sia in America. Grazie al suo impegno, in breve tempo la Martini, Sola e C. (Martini e Rossi dal 1879, dopo la scomparsa di Sola) divenne il maggiore esportatore piemontese, con filiali a Buenos Aires, Barcellona e Ginevra. L’espansione sul mercato internazionale, però, si accompagnava all’attenzione per la qualità: dopo appena due anni dalla creazione, nel 1865 il marchio vinse il suo primo Gran Premio (all’esposizione di Dublino). Ricordato per l’acume imprenditoriale e per l’intraprendenza che lo contraddistinsero, M. fu tra i primi a portare l’eccellenza italiana nel mondo e nel 1902 venne insignito del titolo di Cavaliere del lavoro. Tre anni più tardi morì, lasciando l’azienda nelle mani dei figli di Rossi, che la resero una florida realtà internazionale; la Martini e Rossi era ormai presente in oltre settanta paesi.