Poerio, Alessandro
Poeta e patriota (Napoli 1802 - Venezia 1848). Ardente patriota come il padre Giuseppe e il fratello Carlo, fu costretto a vivere a lungo in esilio in vari paesi europei. Combatté contro gli austriaci a Rieti nel 1821. Nel 1835 poté tornare a Napoli dove si dedicò all’attività di avvocato. Nei primi mesi del 1848 iniziò la collaborazione con «Il Nazionale», e, dopo aver rifiutato un incarico dal governo costituzionale napoletano, si arruolò come soldato semplice nel corpo di spedizione comandato da Guglielmo Pepe. Morì a Venezia per le ferite riportate nella battaglia di Mestre. La sua vita fu sempre divisa tra l’impegno politico e la passione letteraria, alimentata anche da alcuni decisivi incontri come quello con Goethe, avvenuto durante il suo soggiorno di studio in Germania (1823-1826), o quello con Leopardi a Firenze (1827), o, ancora, con Tommaseo a Parigi, durante gli anni dell’esilio (1830-1835). La sua poesia, di stampo prettamente romantico, coniuga una complessa tensione lirica e una minuta ricerca espressiva con una forte intonazione patriottica e morale.