RANGABÈ (o Rangavis) Rizos, Alessandro (‛Ραγκαβῆς ‛Ρῖζος 'Αλεξανδρος )
Poligrafo e diplomatico neogreco. Nato a Costantinopoli nel 1810, da illustre famiglia fanariota; morto nel 1892. Compiuti gli studî a Bucarest e a Monaco, divenne ufficiale di artiglieria nell'esercito bavarese. Rimpatriato, occupò importanti uffici: fu professore di archeologia nell'università di Atene, ministro, e ambasciatore a Parigi e a Berlino.
Estesa e varia è la sua produzione letteraria. Ricordiamo le Antiquités helléniques, voll. 2, Atene 1842-1855; la Grammaire abrégée du grec actuel, 2a ed., Parigi 1886; la Histoire littéraire de la Grèce moderne, Berlino-Parigi 1877, e con D. Sanders, Geschichte der neugriechischen Litteratur, Berlino 1884. La raccolta delle sue opere filologiche ("Απαντα τὰ ϕιλολογικά, Atene 1874-1890) in voll. 20, comprende drammi (Frosyne, I trenta tiranni, Dukas, Vigilia), la commedia Τοῦ κουτρούλη ὁ γάμος (Le nozze di Kutrulis), satira spiritosa dei costumi politici in Grecia, novelle in versi e in prosa (come ‛Ο λαοπλάνος, L'impostore, Λεϊλά), il romanzo storico Αὐϑέντης τοῦ Μωρέως (Il Signore della Morea), poesie liriche, ecc.
Poliglotta, oltre a comporre e tradurre in lingue straniere le proprie opere, tradusse in greco moderno drammi di Eschilo, Sofocle e Aristofane, il Giulio Cesare di Shakespeare, Nathan il Saggio del Lessing, Il Guglielmo Tell di Schiller, Ifigenia e Faust di Goethe, l'Inferno di Dante e la Gerusalemme liberata del Tasso. Le sue memorie postume ('Απομνημονεύματα) abbracciano quattro volumi (Atene 1894-98, 1930). Il R. con i fratelli Sutsos contribuì a trapiantare ad Atene la dotta tradizione bizantina dei fanarioti, sforzandosi di dotare la Grecia moderna di una lingua letteraria vicina al greco antico.
Suo figlio Cleone (1842-1917), diplomatico, coltivò il dramma storico con Giuliano l'Apostata, Teodora, Eraclio, La Duchessa di Atene, Iconoclasti.
Bibl.: K. Dieterich, Geschichte der byzantischen und neugriechischen Litteratur, Lipsia 1909, pp. 178-182; Hesseling-Pernot, Histoire de la littérature grecque moderne, Parigi 1924, pp. 57-59; E. Zalokosta, in Διαλέξιεις περὶ ‛Ελλήνοιν ποιθτων, I (Atene 1925), pp. 245-276.