Scrittore (Ventimiglia 1878 - Roma 1953); giovanissimo entrò nel giornalismo, per poi dedicarsi al teatro e alla narrativa. Dal 1920 al 1928 fu direttore della Società italiana degli autori. Della sua abbondantissima produzione, improntata a un senso d'avventura fra umoristico e patetico, e a schemi della letteratura "borghese" dell'Ottocento, vanno ricordati: fra le commedie, L'altalena (1910); fra i romanzi e novelle, La bella e la bestia (1917), La grande passione (1920), L'ultimo peccato (1920), La troppo bella (1939), Leggende e storie dell'800 (1943). Pubblicò inoltre Profili di attrici e di attori (1926) e Pellegrinaggi letterari (1937).