Pietro Ottoboni (Venezia 1610 - Roma 1691), dottissimo giurisperito, cardinale dal 1652, vescovo di Brescia (1654-1664), diocesi in cui fece le sue prime prove di intransigente difensore dell'ortodossia perseguitando un gruppo di quietisti della Val Camonica; più tardi (1687) esercitò un notevole peso, come segretario della Congregazione del Sant'Uffizio, nella condanna del cardinal Petrucci accusato di quietismo; successe a Innocenzo XI il 6 ott. 1689. Parve ristabilire tollerabili rapporti con la Francia di Luigi XIV, ottenendo da quest'ultimo la restituzione di Avignone e del contado venassino; ma la tensione riprese per il fermo atteggiamento antigallicano di A., che sul letto di morte dispose la pubblicazione della costituzione Inter multiplices (1691), che condannava la Dichiarazione dell'assemblea gallicana del 1682 e l'editto reale che ne prescriveva l'insegnamento. Il suo pontificato è caratterizzato anche dalla condanna di alcune proposizioni lassiste e rigoriste (1690).