ALESSIA (dal gr. ἀ privativo e λέξις "parola"; fr. alexie; sp. alexia; ted. Alexie; ingl. word blindness)
È la perdita della capacità di comprendere il significato delle parole scritte (e dei numeri). Gl'individui che ne sono affetti intendono chi parla, esprimono parlando tutti i loro pensieri, possono scrivere abbastanza correttamente, sia spontaneamente sia sotto dettato o copiando, ma non sono in grado di comprendere il senso nemmeno del loro proprio scritto: è questa la cosiddetta caecitas verborum (cecità verbale pura).
Questa forma di alessia si manifesta quando la lesione colpisce il lobulus parietalis inferior, e specialmente il gyrus angularis di sinistra.
Secondo il Dejerine, questo giro rappresenterebbe un vero centro (centro verbo-ottico), ove sarebbe localizzata la comprensione dei simboli grafici. Monakow e Wernicke, invece, negano qualsiasi localizzazione della funzione verbo-ottica, e fanno dipendere l'alessia esclusivamente dalla lesione dei sottostanti fasci midollari, per cui vengono intercettate le comunicazioni fra area verbo-acustica (e forse anche verbo-motrice) e le due aree occipitali dove ha luogo la visione (sfera visiva). Il Henschen, pur senza rifiutare l'opinione di questi due autori, torna di nuovo a sostenere l'esistenza di un'area corticale della lettura, quale fu ammessa dal Dejerine.
Oltre all'alessia pura, dovuta a lesione del giro angolare, vi è anche un'alessia che in grado più o meno accentuato accompagna costantemente l'afasia motoria e l'afasia acustica, e che è conseguenza della soppressione dei relativi componenti verbo-motorio e verbo-acustico, indispensabili per poter leggere.