Filosofo (Berlino 1714 - Francoforte s. O. 1762). Il suo nome è legato soprattutto all'opuscolo giovanile Meditationes philosophicae de nonnullis ad poema pertinentibus (1735) e all'Aesthetica, rimasta incompiuta (I, 1750; II, 1758). Le lezioni che il B. tenne all'università di Francoforte nel 1742 e nel 1749, furono rielaborate da G. F. Meier negli Anfangsgründe aller schönen Wissenschaften (3 voll., 1748-50) e compendiate negli Auszüge aus den Anfangsgründen ecc. (1758). Al B. risale l'introduzione dell'uso del termine "estetica" nel senso di dottrina dell'arte e il ricollegamento (su cui tale uso terminologico era fondato) dell'arte stessa alla conoscenza sensibile (aesthetica est scientia cognitionis sensitivae), che tanto influsso ha esercitato sulla posteriore filosofia dell'arte, e in particolare su quella di B. Croce.