MENSDORF POUILLY, Alexander
Generale e uomo politico austriaco, nato a Coburgo il 4 agosto 1813, morto il 14 febbraio 1871 a Praga. Maggiore di cavalleria nel 1848, fece le campagne d'Italia e d'Ungheria. Avendo accompagnato in guerra l'arciduca Francesco Giuseppe, questi, divenuto imperatore, lo scelse a suo aiutante di campo. Maggiore generale nel 1850, fu commissario federale nel Holstein fino all'occupazione danese del febbraio 1852. Dopoché fu inviato straordinario della corte di Vienna a quella di Pietroburgo. Promosso feld-maresciallo, comandò una divisione di cavalleria nella campagna d'Italia nel 1859 e si distinse a Magenta e a Solferino. Ebbe quindi (1860) il comando del banato di Temesvár, poi della Galizia e della Bucoviná. Alla caduta del conte di Rechberg nel 1864, l'imperatore nominò il M., leale verso la corona e verso la costituzione, ma di carattere debole, ministro della casa imperiale e degli Affari esteri nei difficilissimi tempi nei quali l'Austria dovette fronteggiare le ambizioni sempre più vaste del Bismarck. Il M., dopo avere concluso con la Prussia, in perfetta buona fede, i patti di Gastein, ebbe ragione di dolersi della duplicità della Prussia durante gli ultimi tempi del condominio austro-prussiano nei ducati dell'Elba e si trovò sospinto contro voglia verso la guerra alla Prussia. Per evitare di trovarsi contro due avversarî contemporaneamente, giunse a consigliare un accordo con l'Italia anche a costo di cedere la Venezia. Ma non fu ascoltato. All'indomani dell'esito disastroso della campagna del 1866 il M. chiese e ottenne dall'imperatore di lasciare il ministero. Nel 1870 ebbe il governo della Boemia durante il quale morì. Acquistò il titolo di principe in seguito al matrimonio con una principessa Dietrichstein.