ROSLIN, Alexander
Pittore, nato il 15 luglio 1718 a Malmö (Svezia), morto il 5 luglio 1793 a Parigi. Dopo avere studiato in Svezia, si recò nel 1745 alla corte di Bayreuth ove dipinse ritratti a pastello. Nel 1747 fece un viaggio in Italia, visitando Venezia, Firenze, Livorno, Napoli e Roma. Nel 1751 fu al servizio della corte di Parma, ma già nel 1752 si stabiliva a Parigi, dove ebbe con i suoi ritratti un notevole successo al salone del 1753. Nello stesso anno divenne membro dell'Accademia di belle arti. A Parigi dipinse una serie di ritratti di personaggi della corte, del Delfino con la moglie, del direttore artistico Marigny, ecc., firmandoli spesso Roslin le Suedois. Nel 1774 si recò in Svezia, di là nel 1775 a Pietroburgo, poi (1776) a Vienna e ritornò nel 1778 a Parigi, ove rimase fino alla sua morte, salvo un breve viaggio nelle Fiandre. Il R. dipinse nel suo primo periodo francese ritratti pieni di finezza e di spirito, come quelli della marchesa Neubourg Cromière (Stoccolma, Nationalmuseum) e dell'architetto Adelcrantz (Stoccolma, Accademia di belle arti); poi, sotto l'influsso dei Fiamminghi e degli Olandesi, i suoi colori si appesantirono e si accentuò la ricerca di plasticità. Abile e accurato nel definire il carattere delle persone ritratte, mancò tuttavia di profondità psicologica. Un suo autoritratto è negli Uffizî.
Bibl.: O. Levertin, in N. Lafrensen d. J., ecc., Stoccolma 1899; G. W. Lundberg, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935.